Rebecca libri

Alla conquista dei mercati stranieri

+13,6% l’export dei diritti di autori italiani

L’editoria italiana conferma la sua capacità di conquistare i mercati stranieri: nel 2017 la vendita di libri di autori italiani è in aumento del 13,6%, segnata in particolare dai libri per bambini (quasi uno su due dei diritti venduti a editori stranieri, il 49%, per la precisione) e dalla narrativa. È quanto emerge dall’Osservatorio Import – Export di diritti realizzato dall’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con ICE – Agenzia.

La fotografia su come le case editrici italiane si muovono in ambito internazionale evidenzia che nel 2017 sono stati venduti all’estero i diritti di 7.455 titoli (+13,6% rispetto al 2016) mentre ne hanno acquistati 9.227 (-2,9% sul 2016): siamo un Paese di lettori ed editori curiosi a cui piace esplorare e conoscere le «nuove» letterature e mondi narrativi e sociali anche molto lontani da quelli in cui viviamo.

Quali sono i generi più venduti? Bambini e ragazzi, che convalida la quota di mercato con il 49% delle vendite (+7,7% sul 2016). Seguono la Narrativa di autori italiani (23,8%) e la Saggistica (16,5%).
E i generi più acquistati? Gli editori italiani concentrano la loro attenzione sull’acquisto della Narrativa di autori stranieri che rappresenta il 35,5% (-3% sul 2016) degli acquisti di diritti. Gli altri generi mantengono sostanzialmente le quote del 2016: Bambini e ragazzi coprono il 26,4% e la Saggistica il 18,4%.

Dove si vende? È naturalmente l’Europa a confermarsi come il principale mercato di sbocco delle vendite con il 63,1% delle opere vendute (+8% rispetto al 2016) mentre è il Medio Oriente (soprattutto per via degli editori Turchi) con il 7,4% delle vendite ad avere la crescita più sostenuta: +75,3% rispetto al 2016. Non a caso è l’area dove negli ultimi anni si è concentrate maggiormente la partecipazione a Fiere da parte dell’editoria italiana con il supporto di ICE Agenzia.
E da dove si acquista? Anche la maggior parte degli acquisti si concentrano in Europa, tanto da coprire il 54,4% nel 2017 (ma in calo rispetto al 60,2% nel 2016). Aumenta la nostra sua capacità di acquisto l’Asia con il 13,2% dei titoli.

Quali sono i risultati dei piccoli editori? Secondo gli ultimi dati disponibili (2016, i dati 2017 sulla piccola editoria non sono ancora stati elaborati) acquistiamo più diritti all’estero di quanti ne vendiamo. Ma, al tempo stesso, aumentiamo la nostra capacità di vendere. Ne è un esempio il fatto che il 12,5% delle vendite dei diritti è coperto dalle piccole case editrici, in crescita del +31,9% rispetto al 2015. Nel 2016 l’acquisto dei diritti rappresenta il 46,2% (+4,5% sul 2015).

Le coedizioni sono un altro tassello importante dei processi di internazionalizzazione dell’editoria italiana. Nel 2017 sono state 1.123 le coedizioni realizzate con gli editori stranieri (+1,9% rispetto al 2016). Anche in questo caso si impone il genere dei Bambini e Ragazzi, che con il 70,6% domina le coedizioni (era il 57,7% nel 2016) e occupa quasi i due terzi del mercato, seguito dagli Illustrati che rappresentano il 17,6%.
Anche l’export cresce: Il valore complessivo dell’export editoriale nel 2017 è di 315,3milioni di euro, in crescita rispetto ai 301milioni del 2016. In particolare ad aumentare sono i ricavi dalla vendita dei libri italiani all’estero che sono 44,5milioni e insieme ai ricavi da vendita di diritti all’estero rappresentano 125,3milioni di euro (+1% rispetto al 2016) cioè il 4,5%/5% del mercato.

 

Per consultare i dati, clicca sul sito del Giornale della Libreria…

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