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Antonietta Pastore ha vinto il premio Noma

Per la sua versione in italiano di "L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio" di Murakami Haruki

Antonietta Pastore ha vinto il Premio Noma per la Traduzione di Letteratura Giapponese per la sua versione in italiano di L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio di Murakami Haruki, un riconoscimento istituito nel 1989 per celebrare l’ottantesimo anniversario di Kodanshak, casa editrice fondata appunto da Seiji Noma nel 1909 che pubblica libri, riviste e manga.

Scopo del premio è di far conoscere la cultura giapponese all’estero e di promuovere la comprensione reciproca tra il Giappone e le altre nazioni. Il premio (di 1omila dollari) viene assegnato alla traduzione più meritoria di un’opera letteraria giapponese (risalente al periodo dal dopoguerra a oggi) selezionata tra le opere tradotte in italiano e pubblicate dal primo gennaio 2001 al 31 dicembre 2015.

Il comitato di selezione è composto da Tadahiko Wada della Tokyo Univesity of Foreign Studies, dal professor Atsushi Okada della Kyoto University e da Giorgio Amitrano, ex direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Tokyo.

Murakami Haruki le ha dedicato un messaggio di congratulazioni, che è possibile leggere sul sito del Corriere della Sera…

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