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Ed. Porziuncola: coniugare la vocazione francescana all’intento divulgativo

di Rebeccalibri

Le Edizioni Porziuncola rappresentano il settore librario della Provincia serafica di san Francesco d’Assisi dei Frati minori dell’Umbria. Il progetto prende avvio nel 1980 per offrire maggiore visibilità ai testi francescani e diffondere pubblicazioni specifiche rivolte agli amici del santo di Assisi: biografie, sussidi devozionali e narrativa religiosa. Negli anni successivi le Edizioni Porziuncola hanno avvertito la necessità di ampliare il proprio catalogo, affiancando alle tradizionali opere, testi di storia cristiana e francescana, libri di catechesi, di attualità e pubblicazioni per ragazzi.

Il catalogo è attualmente composto da circa duecento titoli, e ogni anno vengono editate mediamente trenta novità. Annovera fra i suoi autori più famosi: Joseph Ratzinger, Felice Accrocca, Giulio Michelini, Renzo Bonetti, Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini.

Le Edizioni Porziuncola fanno parte del Consorzio EFR (Editrici Francescane) – unitamente alle Edizioni Messaggero di Padova, alla Edizioni Biblioteca Francescana di Milano – che pubblica opere di grande prestigio tra cui le “Fonti Francescane”.

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  1. L’aspetto più importante – e quasi obbligato – quando si incontra un editore, è collocarne il catalogo: linea editoriale, pubblico di riferimento, esperienze passate e ipotesi per l’immediato futuro. Come presenterebbe, per linee essenziali, la Vostra mission e la Vostra esperienza editoriale ai lettori di «Pensare i/n Libri»?

Le Edizioni Porziuncola nascono con l’intento di divulgare il messaggio francescano ma, nel tempo, hanno ampliato il proprio catalogo. Attualmente pubblichiamo titoli che spaziano dalla pastorale familiare alle proposte per i giovani, dall’editoria per l’infanzia alle testimonianze di vita cristiana. Siamo consapevoli della forza del nostro catalogo che, sebbene di ridotte dimensioni, può attirare l’attenzione di un pubblico molto vasto.

  • Quali sono le vostre pubblicazioni “storiche” e quali quelle in preparazione?

Tra le pubblicazioni storiche vanno annoverati i Classici francescani (biografie, scritti, preghiere, Fioretti di s. Francesco e s. Chiara…); negli ultimi anni alcuni titoli hanno avuto un grosso riscontro di pubblico e già li consideriamo quasi “storici”: basti pensare alla biografia di Chiara Corbella Petrillo (“Siamo nati e non moriremo mai più”) che ha ormai raggiunto le 100.000 copie vendute.

  • Qual è il rapporto tra la produzione editoriale strettamente legata al francescanesimo e quella – destinata al più ampio pubblico – che si occupa di catechesi e testimonianze cristiane?

L’impegno della nostra Casa editrice è di bilanciare, per quanto possibile, l’aspetto francescano – che per noi ha un’incidenza del tutto particolare – con altre tematiche di vita cristiana. La nostra produzione, all’incirca, è divisa a metà tra questi due grandi filoni.

  • Oltre al livello storico di approfondimento delle Fonti francescane, è evidente come ci sia da parte Vostra un’attenzione anche alla divulgazione. In che modo è possibile, secondo Lei, coniugarla con la ricerca storica?

Le Edizioni Porziuncola, in passato, si sono fatte conoscere soprattutto per le pubblicazioni di carattere storico, teologico e filosofico. Da alcuni anni però, i volumi di studi e ricerche si sono notevolmente ridotti a vantaggio di proposte più divulgative. Non è stata una decisione presa a tavolino: i lettori stessi ci hanno spinto in questa direzione. Attualmente i volumi di tono scientifico rappresentano circa il 10% dell’intera produzione.

  • Con quali criteri avviene la scelta dei titoli da pubblicare che esulano l’ambito francescano? Seguite un filone tematico particolare oppure valutate di volta in volta le opportunità offerte da un titolo?

Per quanto riguarda le proposte di pastorale giovanile e familiare, siamo in stretto contatto con alcune significative realtà ecclesiali (Associazione Mistero Grande, Centro animazione giovanile di Assisi, Centro familiare Casa della Tenerezza…) con cui di volta in volta valutiamo i titoli in uscita. Ciò non esclude la possibilità di pubblicare testi di autori meno noti, che la nostra redazione ha però valutato positivamente.

  • Per questo settore avete un consulente particolare che vi segnala titoli o autori da pubblicare oppure le scelte sono frutto della progettazione editoriale della vostra redazione?

Le scelte vengono condivise e prese esclusivamente all’interno del gruppo di redazione.

  • Un editore vende un prodotto: esiste una definizione di “prodotto culturale” nella quale vi riconoscete di più? Che cosa intendete proporre soprattutto al nuovo pubblico?

Il claim della nostra Casa editrice recita così: “Parole di speranza”. Siamo convinti che un buon libro sia ancora oggi uno strumento prezioso per suscitare interrogativi e offrire risposte sulla vita, l’amore, la fede.

  • Cosa significa fare editoria a supporto della Provincia serafica e del carisma francescano?

Significa credere che l’evangelizzazione è un mondo vasto, che si traduce in molteplici linguaggi: la predicazione diretta, la liturgia, il canto… Ma anche – e non è certo uno strumento meno significativo – la lettura di un buon libro. Sappiamo che molte persone hanno approfondito il carisma francescano proprio grazie all’incontro con uno dei nostri testi.

  • Quante novità e ristampe pubblicate ogni anno?

Ogni anno pubblichiamo circa 50 novità e 20 ristampe.

  • Ultimamente si parla spesso e volentieri di editoria digitale: qual è la vostra posizione di fronte alle “nuove tecnologie”?

Al momento non abbiamo ancora investito nelle nuove tecnologie. Proprio in questi giorni stiamo riflettendo in modo più compiuto sul tema. Speriamo a breve di dare avvio alle prime pubblicazioni in e-book.

  • Sul vostro sito è presente uno shop on line per l’acquisto dei vostri libri. Oltre alla scelta di essere presenti sul portale Rebeccalibri.it avete in programma altre iniziative di marketing on line?

Per quanto riguarda le iniziative di marketing on line ci affidiamo alla competenza e al servizio della Disp (Distribuzione San Paolo). Di recente siamo stati coinvolti in un accordo specifico per una maggiore visibilità sul sito ibs.it

  • Per un osservatore esterno vi è quasi sempre la tendenza a soffermarsi sulle affinità anziché sulle differenze, e quindi immaginare il pubblico dell’editoria religiosa come omogeneo. Quale è la sua opinione in proposito?

Difficile dare una risposta su un tema così ampio. Il pubblico dell’editoria religiosa è sì omogeneo, ma le differenze non mancano. È un fatto positivo: significa che la proposta editoriale può essere variegata e incontrare l’interesse di molte persone.

  • Veniamo all’attualità. Il 2017 è stato un anno di grandi cambiamenti nella filiera libraria religiosa italiana: le difficoltà della distribuzione e della promozione in libreria, il concordato preventivo di Proliber, il passaggio di soggetti storicamente legati al mondo cattolico come Dehoniana Libri e le Edizioni Dehoniane al mondo di Messaggerie Libri, la sofferenza di molte librerie religiose indipendenti. In questo contesto, quali scelte ha operato Porziuncola e seguendo quali criteri?

Dopo gli ultimi, difficili anni di collaborazione con Proliber, era evidente per noi la necessità di operare un cambiamento. Molti (troppi) titoli su cui avevamo investito, sono rimasti al palo per le note difficoltà distributive. Abbiamo perciò deciso di affidarci all’esperienza della Distribuzione San Paolo con cui abbiamo avviato una collaborazione a partire da gennaio 2018.

  • Sempre riferendoci ai grandi cambiamenti organizzativi a cavallo del 2017-2018 ritiene che il modello della filiera religiosa verticale e omogenea (editori religiosi – promotori religiosi – distributori religiosi) sia al tramonto o se ne possa immaginare una positiva evoluzione?

Crediamo che una filiera religiosa verticale – così come l’abbiamo conosciuta finora – abbia fatto il suo tempo. Un editore e/o distributore cattolico dovrà mantenere sì un rapporto privilegiato con i propri punti vendita, aprendosi però al mercato delle grandi catene librarie e del commercio on-line, ormai spazi imprescindibili per una presenza capillare sul territorio.

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