Rebecca libri

L’editoria libraria cattolica in cifre – Sintesi 2016

di CEC - Consorzio per l'Editoria Cattolica

Come in passato l’andamento tendenziale del fatturato va letto in un contesto economico generale non favorevole per l’editoria cattolica. Questa nel 2016, dopo le speranze suscitate dai risultati del primo quadrimestre, torna a soffrire e chiude per il quinto anno consecutivo con il segno negativo in termini di fatturato lordo (- 8,30%), inteso come vendite delle librerie ai clienti a prezzo di copertina; anche sul fronte delle copie vendute registra un calo rilevante (- 18,367), legato a una diversa composizione del venduto delle novità rispetto all’anno precedente, quando la grande diffusione dell’enciclica Laudato sì (analogamente a quanto avvenuto nel 2013 con la Lumen fidei) a un prezzo molto basso aveva sostenuto il valore delle copie vendute nell’anno, ma non quello del fatturato.

Un risultato raggiunto senza fattori straordinari e senza titoli capaci di sostenere il fatturato. Ad esempio, se il 2015 aveva beneficiato non solo di due eventi come l’Enciclica e il Giubileo della Misericordia, ma anche di sussidi non ricorrenti a bassissimo prezzo e straordinaria diffusione come Custodisci il cuore (per la Quaresima 2015) e Preghiere, ossia prodotti editoriali capaci di dare sostegno alle vendite di impulso, nel 2016 l’apporto alla filiera libraria dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia non è stato particolarmente significativo o comunque non in grado di incidere in modo rilevante sul risultato finale del settore, anche per effetto del bassissimo prezzo medio delle sue varie edizioni (vedi più avanti il paragrafo apposito dedicato). Neppure l’onda lunga del Giubileo è stata sufficiente a sostenere i numeri dell’editoria cattolica.

IL MERCATO DEL LIBRO IN ITALIA NEL 2016

Il risultato degli editori cattolici va contestualizzato all’interno del mercato del libro in Italia, sul quale abbiamo due fonti di riferimento, ossia iBuk di Informazioni Editoriali e BookScan di Nielsen: il primo, lavorando sui dati del sell out delle librerie fisiche e on line collegate al sistema Arianna+, offre dati numerici omogenei nel raffronto con quelli della presente Indagine, mentre il secondo – talora rielaborato dall’Ufficio Studi di AIE – comprende le librerie, la GDO, internet e le fiere.

Si è detto del contesto economico recessivo; questo si manifesta anche nella situazione di totale stagnazione per il mercato generale del libro. Entrambe le indagini di cui disponiamo confermano questo elemento. Iniziato sotto i migliori auspici, il 2016 si è chiuso con il segno meno sia a valore che a copie, trascinato al ribasso dal risultato negativo di novembre e dicembre, e lasciando presagire un inizio d’anno tutto in salita.

Infatti se guardiamo il sell out delle 1.600 librerie fisiche e on line del sistema Arianna+ (fonte il portale iBuk-IE) il 2016, dopo la tenue ripresa dei consumi del primo quadrimestre e aver galleggiato fino alla 40^ settimana su un misero +1,07%, si è chiuso con un risultato negativo di lieve entità sul versante del fatturato (-0,26%) e più consistente a copie (-3,79%). Ciò che preoccupa è, soprattutto, la tendenza al ribasso dell’ultimo trimestre e in particolare di novembre (-3,37% a valore e -7,14% a copie) e di dicembre (-4,15% a valore e -8,10% a copie). Se nei mesi inziali del 2016 si sperava in un segnale di inversione di tendenza e si rafforzava l’ipotesi di un trend che portasse verso un periodo di stabilizzazione, il finale d’anno ha portato con sé una brutta sorpresa. Inoltre, «la differenza tra l’andamento a valore e quello a copie evidenzia come la sostanziale stabilità del giro d’affari dipenda essenzialmente dall’aumento del prezzo medio (13,93€ nel 2016 contro i 13,44€ dell’anno precedente). Un dato poco incoraggiante, poiché si prevede che il trend di aumento del prezzo medio subirà un rallentamento nel corso del 2017.»

Se allarghiamo lo sguardo a tutto il mercato trade del libro (librerie + GDO + internet escluso Amazon), secondo le ultime rilevazioni e previsioni di Nielsen BookScan sui primi dieci mesi dell’anno (cfr. Il mercato del libro. Piccoli e grandi a confronto, 7 dicembre 2016), il 2016 si dovrebbe chiudere con un misero +0,2% a valore (passando nel periodo analizzato da 897,236 milioni di euro a 899,379 milioni di euro) e con un – 3,2% a copie (calando da circa 69,05 milioni di copie vendute a 66,84 milioni). Se si pensa che questa previsione è antecedente la generale débâcle in libreria del dicembre 2016, anche qui c’è poco da stare allegri. Come detto, sono dati che non comprendono le vendite di Amazon, che non fornisce né il sell out né il dato delle sue vendite; tuttavia è noto che queste pesano a livello di sell in tra il 10,00% e il 13,62% a seconda del tipo di distributore.

Per il 2016 disponiamo di un’ulteriore fonte di confronto, ossia l’analisi sul mercato del libro che l’Ufficio Studi di AIE ha presentato a Venezia il 27 gennaio 2017, nella giornata conclusiva del XXXIV seminario di perfezionamento della Scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri. Qui si costruisce un perimetro di mercato più ampio e articolato che comprende anche audiolibri, e-book e una stima del valore di Amazon; da questo emerge una stima più ottimistica e tale da quantificare una crescita complessiva del 2,3%. Infatti, sempre secondo AIE, il libro di carta nei canali trade (escluso Amazon) ha continuato la sua lenta ripresa (+0,2% secondo le previsioni di Nielsen BookScan, dopo che nel 2015 era stato dello 0,7%), ma se si considerano anche i punti vendita marginali non monitorati dalle società di ricerca, oltre alle fiere, i bookshop museali, etc. si raggiungono gli 1,221 miliardi di euro. Gli e-book e gli audiolibri valgono 62 milioni di euro nel 2016, ovvero il 5,1% delle vendite trade (+21% sul 2015), con una crescita che non compensa però il calo delle vendite di libri registrate dal 2011. Tutto questo accentua il segno positivo del mercato che arriva a un +2,3%, portando a un fatturato complessivo di 1,283 miliardi di euro, in positiva continuità con la crescita dell’1,6% registrata nel 2015.

«Da questi numeri mancano i dati di un player come Amazon che in questi anni ha raggiunto posizioni e quote di assoluto rilievo, e che si possono solo stimare. Se si aggiunge infatti la stima del possibile valore di Amazon in Italia (circa 120 milioni solo per il libro fisico di varia) nel 2016 il fatturato complessivo del mercato dei libri di carta arriva circa a 1,337 miliardi di euro. Si tratta di un valore di circa 100 milioni inferiore rispetto agli anni 2010 e 2011, quando Amazon era appena arrivato in Italia».

Sempre secondo AIE «Calano invece le copie vendute, che si fermano a 86,4 milioni nel 2016 (dati Nielsen), un valore che sale a 87,5 milioni se si sommano anche quelle vendute dalle librerie e punti vendita più piccoli e “marginali”. I canali: la libreria si conferma il luogo prescelto dagli italiani, cresce (tanto) l’e-commerce, crolla la Grande distribuzione. Gli italiani continuano a comprare i libri in libreria, indipendente o di catena, che occupa quasi tre quarti degli acquisti (il 72,8% per la precisione). Crescono le performance delle librerie di catena, decrescono quelle delle librerie a conduzione familiare. A essere in grande difficoltà è la GDO che si riduce al 10,7% (nel 2010 era il 16,3%, solo lo scorso anno pesava per il 13,9%) e la cui crisi aiuta a comprendere molto di quello che è avvenuto nel settore in questi anni. Guadagna (tanto) l’e-commerce, che oggi pesa per il 16,5% (nel 2010 era il 5,1%, lo scorso anno il 13,9%)». Di fronte a questo diluvio di numeri non dobbiamo mai dimenticare che in Italia ci sono ben 618 comuni con più di 10 mila abitanti privi di una libreria e che il sistema delle biblioteche pubbliche è perennemente sottofinanziato.

Anche sul fronte della produzione «il lettore ha a report1disposizione un’offerta ben più ricca rispetto a cinque anni fa. Nel 2016 gli editori hanno pubblicato 66.505 titoli, a cui aggiungere oltre 2.400 file disponibili su Audible (per un confronto erano 59.198 nel 2010). A questi si aggiungono i 74.020 titoli e-book, fortemente in crescita sul 2015 (erano 56.145) e otto volte di più rispetto al 2010 (quando erano 9.076). Il cambiamento è ancora più evidente se si confronta la produzione rispetto al 1980: si è passati da 13.203 titoli ai 66.505 attuali. In particolare la Narrativa, che oggi conta 18.517 titoli, nel 1980 si fermava a 1.087 titoli e i libri per bambini, oggi stimati in 6.457, costituiscono un numero decuplicato rispetto ai 612 del 1980».

IL CONFRONTO TRA EDITORIA RELIGIOSA E MERCATO DEL LIBRO IN ITALIA

L’editoria religiosa è ormai lontana dai tempi in cui il suo trend era decisamente anticiclico (come risaputo lo è stato sino all’autunno 2011) o più resistente all’attacco della crisi generale e di quella del mercato librario italiano (fino al 2013). Oggi vive una situazione di grande affanno, specie se confrontata con le performance del mercato del libro che pare aver concluso la discesa agli inferi, raggiungendo almeno un’agognata parità, sia nel circuito Arianna+ (più omogeneo nel confronto, fonte iBuk-IE), sia nel più largo mercato trade (fonte Nielsen Bookscan – AIE).

Tab.1. Confronto andamento Editoria religiosa e Mercato generale del libro 2016 – 2012

Fatturato Editoria religiosa Mercato del libro
2012 – 5,90% – 7,77%
2013 – 5,30% – 5,91%
2014 – 5,68% – 3,24%
2015 – 5,19% – 1,45%
2016 – 8,30% – 0,26%

Più in generale, se prendiamo come parametro 100 il risultato a valore del 2011, possiamo affermare che la perdita complessiva del fatturato del circuito librario dell’editoria religiosa nel periodo 2011-2016 è stata del 26,92% rispetto al mercato generale del libro che si attesta a un meno 17,47%.

Senza ricordare temi spinosi quali la crescita del tasso di resa e dei tempi di pagamento, la riduzione dei rifornimenti e degli ordini sulle novità da parte delle librerie, di fronte a numeri simili ogni considerazione sulla difficoltà di raggiungere l’equilibrio economico e finanziario di tutta la filiera, dalle librerie ai distributori e dai promotori agli editori, diventa superflua. Come già sostenuto nel 2016, a maggior ragione si rende urgente una riflessione sulla necessità nel mondo cattolico di ulteriori aggregazioni e creazione di network, dal punto di vista delle catene librarie e della distribuzione, dei servizi professionali e della formazione.

Sempre sul piano più generale, ricorrendo ancora alle analisi dell’Ufficio studi di AIE (gennaio 2017), l’indagine sulla lettura in Italia ci aiuta a contestualizzare l’analisi del mercato. Dopo il calo del quadriennio 2011-2014 in cui i lettori di almeno un libro all’anno passarono dal 49% al 41% della popolazione, nel 2015 si erano colti timidi segnali di ripresa con un inaspettato +1,2% pari a 283.000 persone. Nel 2016 invece è ripreso il trend calante, tanto che la «lettura fa segnare complessivamente un -3,1% rispetto al 2015 (da 24,051 milioni i lettori scendono a 23,300 milioni nel 2016) (…) Rimangono sostanzialmente stabili i forti lettori (da 3,298 nel 2015 diventano 3,285 milioni nel 2016) mentre la flessione maggiore riguarda i deboli e occasionali lettori».  In un’Italia che si conferma paese spaccato a metà, dove si comprano e leggono libri soprattutto nel Centro-Nord, tra le fasce di reddito più benestanti e tra chi possiede un titolo di studio più alto, i lettori più appassionati si collocano tra i più giovani e i più adulti. «Le fasce più giovani della popolazioni continuano a leggere più della media nazionale: è il 47,3% dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni che legge almeno un libro all’anno [N.B. non scolastico], mentre nella restante parte della popolazione la percentuale di penetrazione scende al 39,5%. Fatto però 100 il numero di lettori complessivi, la fascia d’età in cui si registra la crescita maggiore è quello degli Over60 (e dei “giovani anziani”) con un +9,6% rispetto al 2010, mentre cala la quota di lettori nella fascia tra i 25 e i 44 anni con un -25,4%. Segno delle trasformazioni demografiche, invecchiamento della popolazione, onda lunga della scolarizzazione degli anni Sessanta e Settanta».

Se allarghiamo lo sguardo al mondo digitale, sempre utilizzando le più recenti elaborazioni dell’Ufficio Studi di AIE (gennaio 2017), nel 2016 la lettura da dispositivi digitali torna a crescere, seppure con un trend più modesto. Infatti, dopo l’imprevisto rallentamento del 2015, il 10% della popolazione – ossia 4,5/5 milioni di persone – dichiara di leggere libri da dispositivi digitali (era l’8,9% nel 2015 e il 2,9% nel 2010).  «Al tradizionale eReader (lo usa per leggere solo il 7,3% dei lettori digitali) si stanno affiancando gli smartphone con il 64,8%, seguiti dai tablet (28,3%)». I due indicatori, lettura di libri di carta e lettura di e-book, non si possono sommare (per il diverso tipo di rilevazioni), ma i due dati, se analizzati insieme, confermano che ormai è cambiato il mix con cui il lettore forte combina carta e digitale secondo le sue necessità quotidiane. Non esistendo rilevazioni attendibili (i vari player tengono per sé questi numeri, non esaltanti rispetto alle premonizioni di pochi anni fa), AIE ha provato a elaborare una stima provvisoria (gennaio 2017) secondo la quale la vendita di e-book in Italia nel 2016 avrebbe raggiunto un valore di 62 milioni di euro, pari al 5,1% del mercato trade e a fronte dei 51 milioni del 2015 (a cui andrebbero sommati una quantità inverosimile di download gratuiti!).

Ritornando all’editoria religiosa, continua a crescere la quota di vendita del libro cartaceo attraverso le librerie on line arrivate a coprire il 12,95% (era il 12,43% nel 2015), ossia una percentuale ormai vicina a quella che gli store on line hanno nel mercato generale 16,50% (era il 13,90% nel 2015 al netto della vendita degli e-book). Le librerie on line sono ormai concorrenziali verso quelle fisiche anche sul terreno della vendita dei prodotti dedicati alla sussidiazione e alla catechesi, delle bibbie e dei cd vangelini (vedi più avanti in dettaglio).

IL MERCATO DEL LIBRO DI ARGOMENTO RELIGIOSO: EDITORI LAICI E RELIGIOSI IN COMPETIZIONE.

Si tratta di un’area che, da una parte, include i titoli di argomento solo religioso editi sia dagli editori laici sia dagli editori religiosi e, dall’altra, esclude i libri di argomento non religioso (narrativa, saggistica, ragazzi, manualistica, etc.) editi dagli editori religiosi.

Tab.2. Venduto a VALORE (euro) di libri di argomento religioso e confronto 2016 su 2015 e 2016 su 2013 per tipologia di editori (laici, cattolici e di altre fedi religiose), con prezzo medio

2016
2015
2016 vs 2015
2014
2013
2016 vs 2013
2016
2013
Editori
Valore
Valore
Valore
Valore
Valore
Valore
Prezzo medio
Prezzo medio
TOTALE
33,5 milioni
34,5 milioni
– 2,6%
36  milioni
39  milioni
– 13,0%
8,59
8,07
Laici
35,2%
32,0%
+7,1%
32,5%
36,9%
     – 17,0%
14,58
    12,92
Religiosi cattolici
62,3%
65,8%
– 7,9%
65,5%
61,1%
     – 11,2%
6,96
6,57
Altre fedi religiose
2,5%
2,2%
+13,6%
2,0%
2,0%
 + 11,0%
9,18
8,34
TOTALE
100,00
100,00
100,00
100,00

L’annata in libreria è stata caratterizzata dallo straordinario successo di tre titoli di argomento religioso editi da editori laici e i cui autori fanno parte della scuderia LEV: si tratta infatti dell’intervista di Andrea Tornielli a papa Francesco, Il nome di Dio è misericordia (Piemme) e di L’amore prima del mondo. Papa Francesco scrive ai bambini (Rizzoli), oltre alle Ultime conversazioni di Benedetto XVI e Peter Seewald (Garzanti).

Ebbene, di tutto il segmento dei libri religiosi nel 2016 si sono venduti oltre 3,9 milioni di copie per un fatturato a prezzi di copertina di 33,5 milioni di euro. Un risultato a valore negativo per il 2,6% rispetto all’anno precedente. Se guardiamo questo segmento di mercato sull’arco temporale del quadriennio 2016-2013, ossia dall’anno di salita al soglio pontificio di papa Francesco a oggi, emerge una riduzione del fatturato complessivo del 13,0%. E se nel 2016 rispetto al 2015 sono gli editori cattolici a denunciare un peggiore risultato (-7,9%) rispetto agli editori di altre confessioni religiose (+13,6%) e a quelli laici (+7,1% proprio per l’exploit dei tre titoli di cui si diceva sopra), sul periodo più lungo sono invece questi ultimi a soffrire maggiormente (-17,0%).

Sempre nel lungo periodo, al di là delle oscillazioni annuali, rimane sostanzialmente invariata la ripartizione di questo segmento del mercato a valore tra editori laici (35,2%) e cattolici (62,3%), mentre crescono costantemente gli editori legati ad altre fedi religiose (2,5%).

Se si guarda questo mercato dalla prospettiva delle copie vendute, il calo del 2016 rispetto al 2015 è stato del 15,1%. In questo caso gli editori laici sono cresciuti rispetto al 2015 (+4,6%), mentre sul lungo periodo hanno perso copie (-15,7%) poco sotto la media generale che è stata di – 18,2%.

Tuttavia quello che conta, per rilevare la marginalità e il costo di gestione del prodotto, è il prezzo medio: quello generale si colloca a quota 8,59 euro (in crescita rispetto agli 8,07 euro del 2013), quello degli editori laici arriva a 14,58 euro (era 12,92 euro nel 2013), mentre quello degli editori religiosi si ferma a 6,96 euro (di poco sopra rispetto ai 6,57 euro del 2013).

Tab.3. Venduto a COPIE di libri di argomento religioso e confronto 2016 su 2015 e 2016 su 2013 per tipologia di editori (laici, cattolici e di altre fedi religiose), con prezzo medio

2016
2015
2016 vs 2015
2014
2013
2016 vs 2013
2016
2013
Editori
Copie
Copie
Copie
Copie
Copie
Copie
Prezzo medio
Prezzo medio
TOTALE
3,9 milioni
4,5 milioni
– 15,1%
4,5 milioni
5 milioni
– 18,2%
8,59
8,07
Laici
20,7%
16,8%
+ 4,6%
18,9%
23,1%
– 15,7%
14,58
12,92
Religiosi cattolici
76,9%
81,2%
-19,6%
79,1%
75,0%
– 16,0%
6,96
6,57
Altre fedi religiose
2,4%
2,0%
+2,7%
2,0%
1,9%
+ 0,9%
9,18
8,34
TOTALE
100,00
100,00
100,00
100,00

Se analizziamo i numeri partendo proprio dal 2013 e senza voler assolutizzare il valore delle statistiche, questi dati ci segnalano tre elementi significativi:

  • in primis il diverso peso del fattore Bergoglio in libreria: lontano ormai il 2013, quando Francesco aveva rivitalizzato tutta filiera editoriale e aveva attenuato il trend del mercato calante dal 2010, oggi il papa è capace di influenzare commercialmente solo singoli exploit specie se rivolti a un pubblico non solo confessionale. A riprova di questa tesi si possono misurare il diverso successo dei best seller di Piemme e Rizzoli nel 2016, precedentemente citati, con quello più modesto dell’Esortazione apostolica o, nel 2015, dell’Enciclica;
  • proprio la lettura dei dati altalenanti del periodo 2013 -2016 ci conferma che per l’editoria laica il libro religioso è un fenomeno che viene cavalcato esclusivamente in funzione commerciale e ciclica (concomitanza con grandi eventi che fanno da richiamo, titoli di autori già affermati nel circuito religioso, acquisizioni dei diritti di pubblicazione dei testi del papa tramite la LEV, etc.). Per questo, quando non ci sono le adeguate opportunità commerciali, si esce dal segmento di mercato senza grossi problemi e si lavora in altri segmenti (a seconda dei casi, le sfumature di grigio o la dieta vegana!);
  • per l’editoria cattolica si tratta di una sfida competitiva strategica. Se i grandi gruppi laici puntano prevalentemente al titolo blockbuster per sfruttare la propria forza commerciale e comunicativa, più in generale ormai gran parte dell’editoria laica non si limita più ad arricchire i propri cataloghi con i tradizionali temi delle varie religioni o della storia della Chiesa e dei suoi personaggi più significativi, ma irrompe anche nei campi della pastorale, della meditazione e della devozione, ossia in quei terreni storicamente presidiati dall’editoria religiosa. Questa è una sfida che l’editoria religiosa non può pensare di affrontare concentrando la propria attività produttiva e il suo fatturato solo sul segmento del libro religioso tout court, con modeste presenze nella fiction per adulti e nei libri per ragazzi. Senza rinunciare al proprio ruolo di servizio alla comunità ecclesiale, gli editori cattolici devono rinnovare con creatività e fantasia i loro cataloghi con proposte coraggiose, aprirsi a contenuti nuovi e uscire dal recinto del proprio pubblico prevalentemente confessionale. Da questo punto di vista il messaggio pastorale e umano di papa Bergoglio offre spunti a non finire!

IL PREZZO MEDIO DEL VENDUTO

Per quanto riguarda il valore del prezzo medio del venduto dell’editoria cattolica nel 2016, dopo il tonfo del 2015, ritorna a 7,73 euro, ossia sui livelli medi degli anni precedenti. Se osservato sul lungo periodo (2016-2010), questo prezzo medio ha lasciato per strada quasi il 6,00%.

Il prezzo medio del mercato religioso è poi lontanissimo dal prezzo medio del mercato del libro in generale: questo, dopo le brusche cadute di febbraio e giugno, si è assestato secondo iBuk – IE a 13,93 euro in leggera crescita rispetto al 2015 chiuso a 13,44 euro e al 2014 chiuso a 13,30 euro. Se poi vogliamo leggere anche le previsioni di Nielsen BookScan, che includono GDO, fiere e altre vendite, arriviamo a 16,40 euro in leggera crescita rispetto all’analogo periodo del 2015 chiuso a 16,20 euro; all’interno di quest’ultimo dato è interessante notare come il prezzo medio del venduto dei piccoli editori – tutti gli editori cattolici rientrano, per dimensione del fatturato, in questa categoria – sia 13,10 euro in crescita rispetto ai 12,80 euro dell’analogo periodo del 2015.

Tab.8. Prezzo medio del venduto Editoria religiosa 

2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Euro
N.D.
8,18
7,78
7,47
7,09
7,31
6,82
7,73

Nota bene. Va ricordato sempre che nel campo dell’editoria religiosa non ci sono fenomeni come le collane low cost a 0,99 euro tipiche del mercato generale, tuttavia da sempre nella composizione del suo fatturato hanno un peso rilevante i molti prodotti legati alla sussidiazione e alla catechesi, così come i testi di preghiere o i c.d. vangelini, le varie edizioni della Bibbia. Accanto a tutti questi prodotti che hanno sempre fatto del prezzo aggressivo uno dei punti di forza della loro straordinaria diffusione, cominciano a consolidarsi le collane tascabili su tematiche più impegnative (si vedano su tutte le nuove proposte di EDB ed EMI).

UNA BATTERIA DI CLASSIFICHE DEI LIBRI PIŪ VENDUTI

TOP 15: I libri più venduti dell’editoria cattolica nel 2016 nel circuito delle librerie Arianna+

In questo Report viene fornita la classifica dei libri più venduti degli editori cattolici in Italia nel 2016 all’interno delle circuito delle 1600 librerie Arianna+. Questa classifica non include i titoli con prezzo inferiore a 5 euro né la Bibbia, i testi liturgici e di catechesi, i sussidi come Contemplate e Annunciate, l’Esortazione apostolica Amoris Laetitia nella versione base senza commenti, etc. Al titolo più venduto viene dato il valore di 100, mentre i successivi sono riparametrati in proporzione; tra parentesi l’eventuale posizione nella Top15 nel 2015 e nel 2014.

  1. Ermes Ronchi, Le nude domande del Vangelo, San Paolo, 2016, euro 15,00 100 punti
  2. Fabio Rosini, Solo l’amore crea, San Paolo, 2016, euro 9,90 66 punti
  3. Faustina Kowalska, Diario, LEV, 2007, euro 12,00 [1] [1] 65 punti
  4. Enzo Bianchi, L’amore scandaloso di Dio, San Paolo, 2016, euro 12,90 59 punti 
  5. Kiko Argüello, Annotazioni (1988-2014), Cantagalli, 2016, euro 20,00 57 punti
  6. Cristiana Paccini – Simone Troisi, Siamo nati e non moriremo mai più, Porziuncola, 2013, euro 12,00 [2] [2] 36 punti 
  7. Gary Chapman, I cinque linguaggi dell’amore, Elledici, 2001, euro 10,00 [11] [10] 32 punti
  8. Luigi Maria Epicoco, Solo i malati guariscono, San Paolo, 2016, euro 10,00 32 punti
  9. Massimo Recalcati, La forza del desiderio, Qiqajon, 2014 euro 7,00 [8] 30 punti
  10. Marshall B. Rosemberg, Le parole sono finestre (oppure muri), Esserci, 2003, euro 16,90 [14] 28 punti
  11. Michele Gesualdi, Don Lorenzo Milani, San Paolo, 2016, euro 16,00 28 punti   
  12. Ermes Ronchi, L’infinita pazienza di ricominciare, Romena, 2016, euro 6,00 26 punti
  13. Angelo Comastri, Ho conosciuto una santa, San Paolo, 2016, euro 15,00 26 punti
  14. Henry J. Nouwen, L’abbraccio benedicente, Queriniana, 2004, euro 13,00 [12] 23 punti
  15. Saverio Gaeta, Madre Teresa, San Paolo, 2016, euro 12,90 22 punti

Questa classifica, che rispetto al passato premia le novità 2016, consente di fare un bilancio di un intero anno editoriale: i lettori acquistano (e regalano) “personalità forti” (don Milani, Teresa di Calcutta e Recalcati), fondatori di movimenti ecclesiali (Giussani, Argüello), guide spirituali (Rosini, Bianchi, e Ronchi) e testi divenuti “classici” e long seller (Kowalska, Chapman, Marshall e Nouwen). Sono lettori che non si curano troppo del prezzo se è vero che sono disposti a spendere ben oltre i 10 euro a fronte di un testo che riconoscono autorevole e quindi di qualità. Al contrario, gli amanti di narrativa e dei libri per bambini e ragazzi latitano tra i frequentatori delle librerie religiose; anche in queste ultime gli editori laici, forti delle loro capacità commerciali e di titoli blockbuster, hanno ormai sfondato e occupano stabilmente i banconi e le classifiche.  Infine, una postilla sui temi: ancora una volta si conferma preponderante l’ambito spirituale, sia tradotto in volumi di testimonianza, sia in raccolte di meditazioni.

Del podio dell’anno precedente resiste solo il diario di Faustina Kowalska al 3° posto, mentre la storia di Chiara Corbella Petrillo scivola al 6°. Scompaiono dalla classifica invece alcuni long seller che erano stati in classifica nel 2015: Martin Buber (Il cammino dell’uomo. Secondo l’insegnamento chassidico), don Lorenzo Milani (Lettera a una professoressa, 1966). Pur nei limiti di una classifica, scompaiono anche i due titoli di narrativa per bambini che avevano trovato spazio l’anno scorso (La signorina Euforbia, maestra pasticciera e La Bibbia dei bambini, editi rispettivamente da San Paolo e Il Pozzo di Giacobbe).

L’EDITORIA CATTOLICA COME EDITORIA DI SERVIZIO: I PRODOTTI PIÙ VENDUTI

Qui vale la pena ricordare quanto già segnalato nel 2015: pur con tutta la prudenza necessaria quando si maneggiano i numeri, le classifiche non dicono tutto, anzi possono offrire una visione distorta della realtà. Innanzi tutto perché trattano di libri nella loro accezione classica, mentre le vendite dell’editoria religiosa, con riferimento nello specifico a quella cattolica, sono fatte in gran parte di testi liturgici, per la catechesi, sussidi, bibbie, messalini e testi di prezzo inferiore ai 5 euro. Se spostiamo lo sguardo dai libri verso questi prodotti editoriali, la quantità di copie vendute è decisamente superiore. Qui ci aiuta la lettura della classifica successiva: nel 2016 i testi più venduti in assoluto sono stati il Calendario liturgico 2017 e le edizioni di San Paolo e Paoline dell’Esortazione apostolica Amoris laetitia. Tra i prodotti ricorrenti spiccano i Catechismi e la annuale Lettera alle famiglie per Natale dell’arcivescovo di Milano cardinale Scola (No, io sono con te), edita da Centro Ambrosiano al prezzo di 0,30 euro.

I prodotti editoriali religiosi più venduti nel 2016 nel circuito delle librerie Arianna+

  1. Calendario liturgico 2017, San Paolo, 2016, pagine 64, euro 0,50 100 punti
  2. Francesco, Amoris laetitia, San Paolo, 2016, pagine 304, euro 2,90 89 punti
  3. Francesco, Amoris laetitia, Paoline, 2016, pagine 180, euro 2,20 86 punti
  4. CEI, Vangelo e Atti degli apostoli, San Paolo, 2014, pagine 430, euro 1,60 58 punti
  5. Angelo Scola, Non temere, io sono con te, Centro Ambrosiano, 2016, pagine 8, euro 0,30 54 punti
  6. CEI, Io sono con voi. Catechismo … (anni 6-8), LEV, 1992, pagine 192, euro 5,50 49 punti
  7. CEI, Venite con me. Catechismo … (anni 8-10), LEV, 2003, pagine 192, euro 5,50 44 punti
  8. CEI, Vangelo e Atti degli apostoli, San Paolo, 2014, pagine 432, euro 1,90 43 punti
  9. Francesco, Preghiera per il Giubileo della Misericordia, LEV, 2015, pagine 2, euro 0,10 42 punti
  10. La Bibbia, San Paolo, 2014, pagine 1.320, euro 9,90 39 punti

I BEST SELLER DELLA FEDE: i libri più venduti nel 2016 nelle catene librarie religiose

La classifica dei libri più venduti nelle librerie religiose viene elaborata da «Rebeccalibri.i» rilevando i dati dalle librerie Áncora, Dehoniane, Messaggero, Paoline, San Paolo. Sono esclusi i titoli inferiori a 5 euro e non sono compresi la Bibbia, i testi liturgici, la catechesi, i sussidi, mantenendo invece la saggistica e la narrativa.

  1. Francesco, Il nome di Dio è misericordia, Piemme, 2016, euro 15,00 100 punti
  2. Ermes Ronchi, Le nude domande del Vangelo, San Paolo, 2016, euro 15,00 20 punti
  3. Benedetto XVI, Ultime conversazioni, Garzanti, 2016, euro 12,90 20 punti
  4. Enzo Bianchi, L’amore scandaloso di Dio, San Paolo, 2016, euro 12,90 12 punti
  5. Francesco, L’amore prima del mondo, Rizzoli, 2016, euro 17,00 12 punti
  6. Kiko Argüelo, Annotazioni (1988 – 2014), Cantagalli, 2016, euro 20 12 punti
  7. Faustina Kowalska, Diario, LEV, 2007, euro 12,00 11 punti
  8. Fabio Rosini, Solo l’amore crea, San Paolo, 2016, euro 9,90 10 punti
  9. Alessandro D’Avenia, L’arte di essere fragili, Mondadori, 2016, euro 19,00 7 punti
  10. Saverio Gaeta, Il veggente, Salani, 2016, euro 13,90 7 punti

Nelle librerie religiose di catena solo l’affermato long seller di sr. Faustina Kowalska si conferma anche nel 2016 (era al 2° posto nel 2015!). Infatti, come in passato, dominano le novità dell’anno in corso e, quindi, via libera agli autori affermati (su tutti Ermes Ronchi, Enzo Bianchi e il romanziere cattolico D’Avenia), all’attualità religiosa e alle biografie di fede. Accanto ai big del settore (San Paolo e LEV), sono gli editori laici a spadroneggiare anche sui banconi delle librerie religiose con ben 5 titoli e con la conversazione di papa Francesco con il vaticanista de La Stampa, Andra Tornielli, che vende ben 5 volte le copie del secondo classificato! Si riduce, invece, lo spazio per le performance dei piccoli editori che sono presenti solo con Cantagalli, che beneficia dell’effetto Argüelo sul pubblico del movimento del Cammino Neocatecumenale. Invece le edizioni Áncora e Paoline non riescono a beneficiare del traino commerciale della propria catena di librerie.

LIBRERIE ON LINE: i prodotti editoriali più venduti dell’editoria cattolica nel 2016 nelle librerie on line

Sempre tenendo come riferimento il sell out delle librerie on line che fanno parte del circuito Arianna+ e con l’esclusione sia di Amazon (che non comunica i dati di vendita a nessuno) sia di   Libreriadelsanto.it e LibreriaColetti.it, le cui vendite sono all’interno del venduto della corrispondente libreria fisica, questi sono i 10 libri più venduti nel 2016.

  1. CEI, Vangelo e Atti degli apostoli, San Paolo, 2014, pagine 430, euro 1,60 100 punti
  2. Francesco, Amoris laetitia, San Paolo, 2016, pagine 304, euro 2,90  89 punti
  3. CEI, Io sono con voi. Catechismo … (anni 6-8), LEV, 1992, pagine 192, euro 5,50 67 punti
  4. CEI, Venite con me. Catechismo … (anni 8-10), LEV, 2003, pagine 192, euro 5,50 61 punti
  5. La Bibbia, San Paolo, 2014, pagine 1.320, euro 9,90 57 punti
  6. Calendario liturgico 2017, San Paolo, 2016, pagine 64, euro 0,50 55 punti
  7. CEI, Sarete miei testimoni. Catechismo … (anni 11-12), LEV, 1992, pagine 128, euro 5,50  50 punti
  8. CEI, Vangelo e Atti degli apostoli, San Paolo, 2014, pagine 432, euro 1,90 45 punti
  9. Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Vademecum del pellegrino della misericordia, San Paolo, 2015, pagine 64, euro 1,90 43 punti
  10. Vangelo della misericordia di san Luca, LEV, 2016, pagine 128, euro 1,00 43 punti

Tra i titoli più venduti in termini di copie il 2016 registra, accanto alle diverse edizioni dei Vangeli, della Bibbia e dell’Esortazione apostolica, la definitiva affermazione dei Catechismi anche nel canale on line, all’apparenza il meno adatto visti la tipologia di clientela e il basso prezzo del prodotto. L’elemento che colpisce maggiormente è che le librerie on line non si differenziano più dalle librerie fisiche per tipologia di prodotti venduti e più venduti (vedi più avanti il paragrafo loro dedicato per il dettaglio); neppure il prezzo molto basso è una barriera all’acquisto (e alla vendita): in questa speciale classifica 6 titoli su 10 hanno un prezzo inferiore ai 5 euro.

I LIBRI PIÙ VENDUTI IN ITALIA IN LIBRERIA: libri religiosi e libri degli editori cattolici

Infine, se consultiamo la più ampia classifica dei 50 libri più venduti in Italia nel 2016 dalle librerie Arianna+, pubblicata da iBuk – Informazioni Editoriali e comprendente tutti i prodotti librari, con l’esclusione solo dei titoli della categoria “Altra” (ossia calendari, agende, testi liturgici, preghiere, etc.), i titoli degli editori cattolici presenti sono quattro, ossia l’Esortazione apostolica Amoris laetitia nella edizione San Paolo e Paoline, un Vangelo San Paolo low price e l’immancabile Lettera alle famiglie per Natale dell’arcivescovo di Milano Angelo Scola edito da Centro Ambrosiano. Non ci sono libri veri e propri degli editori cattolici e tra quelli di argomento religioso c’è un solo titolo, ossia il testo di Francesco, Il nome di Dio è misericordia. Una conversazione con Andrea Tornielli, edito da Piemme nel 2016. Senza poter ambire al podio di questa classifica, occupato da J.K. Rawling (Harry Potter e la maledizione dell’erede, Salani 2016), Paula Hawkins (La ragazza del treno, Piemme 2015 che era prima nel 2015!) e Andrea Camilleri (L’altro capo del filo, Sellerio 2016), tuttavia l’intervista di Tornielli si colloca al 5° posto assoluto.

L’ANDAMENTO DELL’ESORTAZIONE APOSTOLICA AMORIS LAETITIA NEL 2016 NELLE LIBRERIE ARIANNA+

Era già successo nel 2015 con l’Enciclica Laudato sì: ed è successo anche per l’Esortazione apostolica Amoris laetitia: il prezzo e il sostegno al prodotto di una propria catena libraria sono la chiave del successo commerciale. Infatti, in base alla rilevazione finale del 2016 nel circuito delle librerie Arianna+, l’edizione più diffusa è quella di San Paolo (prezzo 2,90 euro e 17 librerie); questa precede di un’incollatura l’edizione Paoline (prezzo 2,20 euro e 39 librerie) e Áncora (2,60 euro e 6 librerie), mentre più lontana è l’edizione istituzionale di LEV (5,00 euro e 3 librerie a Roma). Seguono poi a ridosso Elledici (a 2,20 euro e 5 librerie), l’edizione San Paolo commentata da Giaccardi – Magatti (5,90 euro e cartonata). Più indietro EDB (3,00 euro), Piemme (l’edizione commentata da Serena Noceti, tra quelle più diffuse, è la più costosa a 9,00 euro) e il Centro Ambrosiano (2,90 euro), anche se quest’ultimo ottiene consistenti vendite dirette verso le parrocchie della Diocesi ambrosiana che non transitano dalle librerie Arianna+. Molto lontane, almeno nelle vendite nel circuito Arianna, vengono le altre edizioni, ossia quella di Shalom (3,00 euro), Gabrielli (13,80) e Velar (4,00 euro). Analogamente, i testi di commento alla stessa Esortazione apostolica, editi da vari editori tra cui EDB e San Paolo, per ora non paiono aver avuto molto seguito tra i lettori delle librerie Arianna. Infine ci sono anche le edizioni pubblicate da LEV nelle varie lingue che hanno buoni esiti commerciali compatibilmente con un mercato ridotto: prima fra tutte quella in inglese e a seguire quella francese, spagnola e tedesca.

Quella dell’Esortazione apostolica è la tipica vendita d’impulso. In ogni caso non ha prodotto numeri capaci di risollevare un’annata difficile per tutta la filiera libraria; d’altra parte se si fa la gara sul prezzo più basso, difficilmente vengono esaltati i fatturati e tanto meno i margini.

È interessante notare, inoltre, come a distanza di un anno dalla pubblicazione ottengano ancora risultati significativi sia le vendite dell’enciclica Laudato sì, sia quelle dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, con le due edizioni San Paolo e Paoline da sempre le più diffuse.

I GRUPPI EDITORIALI LEADER DEL MERCATO CATTOLICO

Un’angolatura particolare la offre l’analisi della gerarchia quantitativa tra gli editori cattolici. Innanzi tutto va tenuto presente che in presenza di un dato negativo in termini di fatturato lordo globale, la crescita percentuale può essere anche il frutto di una perdita inferiore alla media globale (- 8,30%). Infatti, nel 2016 e a parità di perimetro con l’anno precedente (nel 2016 alcuni editori cattolici sono passati alla distribuzione di MeLi), pur perdendo tutti in termini reali i primi 5 gruppi editoriali hanno coperto il 58,14% del mercato degli editori religiosi in linea con il risultato del 2015 (58,42%) e inferiore alla quota ottenuta negli anni precedenti: 60,13% (2014), 61,19% (2013), 61,76% (2012) e 59,76% (2011).

Si tratta sempre di una quota rilevante e come in passato la classifica dei primi cinque gruppi editoriali è rimasta invariata. Sul podio storicamente domina il Gruppo San Paolo Editore (22,48%) in crescita percentuale rispetto all’anno precedente (21,63%), seguito a distanza da Libreria Editrice Vaticana – LEV che mantiene saldamente la seconda piazza in questa speciale classifica per gruppi editoriali (10,82% in linea con l’anno precedente a 10,60%, ma in calo rispetto al risultato del 13,62% raggiunto nel 2014).

Per quest’ultimo editore il ripetersi del calo  rispetto ai valori del 2014 è dovuto a due fattori: da una parte, la strategia dell’editore che nel biennio analizzato in occasione delle novità istituzionali (vedi ad esempio l’Esortazione apostolica Amoris Laetitia) ha rinunciato al prezzo più basso in libreria rispetto ai concorrenti, a scapito della massima diffusione commerciale; dall’altra, la scelta di privilegiare – nella gestione del copyright sui testi e i discorsi dei Papa e quindi delle conseguenti royalties – la cessione dei diritti di pubblicazione a editori terzi piuttosto che la pubblicazione in proprio.

Un esempio molto significativo era stato già dato dalla collana ufficiale del Giubileo della Misericordia i cui diritti di pubblicazione erano stati affidati all’editore San Paolo e di cui era stato facile immaginare il successo nelle librerie religiose. La stessa scelta di esternalizzazione dei rischi e di priorità alle royalties – a conferma di una linea editoriale non occasionale – è stata confermata anche nel 2016 con la cessione dei diritti di pubblicazione in Italia dei libri dei papi viventi: a Piemme l’intervista di Andrea Tornielli a papa Francesco Il nome di Dio è misericordia, a Rizzoli le risposte alle lettere di bambini dei cinque continenti L’amore prima del mondo. Papa Francesco scrive ai bambini e a Garzanti le Ultime conversazioni di Benedetto XVI. Non è stato un caso se questi tre titoli si sono posizionati nelle prime quattro piazze della particolare classifica dei Best seller della fede, ossia dei libri più venduti nelle catene librarie religiose, mentre è curiosa la cessione salomonica dei diritti di questi tre titoli ai tre principali gruppi distributivi esistenti nel 2016 (Mondadori, RCS Distribuzione e MeLi).

Ritornando alla nostra speciale classifica, troviamo al terzo posto le Edizioni Dehoniane Bologna – EDB, che ottengono il miglior risultato da anni con il 9,69% (era 9,47% nel 2015, 9,18% nel 2014, 9,53% nel 2013 e 9,34% nel 2012) e poi Paoline di nuovo in trend positivo con l’8,77% (era 8,73% nel 2015, 8,25% nel 2014, 9,21 nel 2013 e 9,64% nel 2012). Si allontana invece Elledici che, proseguendo il calo iniziato nel 2014 anche per effetto della chiusura di molte proprie librerie, scivola al 6,39% (nel 2015 era 8,00%, nel 2014 era 8,41%, nel 2013 era 9,68% e 10,07% nel 2012).

Più staccati gli altri: crescono in percentuale regolarmente Àncora, poi Vita e Pensiero, che pur riducendo nell’anno il numero di novità mantiene le posizioni in libreria, e Jaca Book, che riceve un forte impulso dalle vendite on line; poi gli altri editori cattolici di grande o minore tradizione editoriale, tutti sostanzialmente stabili nelle loro quote di mercato storiche: Queriniana, il gruppo Centro Ambrosiano-In Dialogo (che integra il circuito interno alla Diocesi di Milano con sempre migliori performance in libreria), Shalom (che ha intrapreso la via della distribuzione in proprio con risultati ancora incerti), Messaggero di Padova, Gribaudi, Città Nuova e i due nuovi gruppi Morcelliana – La Scuola e Marcianum -Studium, etc.

 

Nota metodologica: in questo Rapporto si analizzano i dati delle vendite di libri degli editori religiosi, principalmente cattolici, distribuiti da distributori “religiosi” (DISP e Proliber) e regionali, da parte del circuito dei 1.600 punti vendita collegati al sistema Arianna +. Si tratta del c.d. sell out, ossia del venduto delle librerie ai clienti a prezzi di copertina (fatturato lordo). Per avere un termine di paragone quantitativo, si tenga presente che nel 2016 questo circuito delle librerie Arianna+ ha generato un fatturato relativo agli editori religiosi di quasi 29 milioni di euro a prezzi di copertina e oltre 3,5 milioni di copie. Il confronto con i dati del mercato generale del libro in Italia e del segmento del libro di argomento religioso è invece fatto sulla base di dati del portale iBuk-IE e delle indagini di Nielsen Book Scan.

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