Rebecca libri

Esiste il Grande romanzo americano?

Emily Temple su LitHub prova a rispondere a questa domanda

Sotto il vulcano, blog delle Edizioni SUR, ha ripreso un articolo scritto da Emily Temple su LitHub che si interroga sulla definizione di “Grande romanzo americano” e sui libri che possono aspirare ad esserlo.

Nel 1868, lo scrittore John William DeForest coniò la definizione, oggi imprescindibile, di «Grande romanzo americano», con cui intitolava il suo omonimo saggio pubblicato su The Nation. Non bisogna dimenticare che all’epoca – pochi anni dopo la fine della Guerra Civile – il concetto di «America» per molti non era ancora ben definito; e in effetti si potrebbe dire la stessa cosa anche nel 2017, il che dà un’idea della ragione per cui l’espressione «Grande romanzo americano» sia così problematica.

Quando scrisse il suo saggio, DeForest dichiarò che il Grande romanzo americano, inteso come «il ritratto delle emozioni e dei comportamenti ordinari dell’esistenza americana», non era ancora stato scritto, nonostante si vedesse all’orizzonte: l’autore notava come, per esempio, La capanna dello zio Tom fosse «il tentativo più prossimo al fenomeno auspicato». (DeForest disprezzava sia La lettera scarlatta di Hawthorne sia L’ultimo dei Moicani di Cooper, ragion per cui, nonostante molti li abbiano definiti Grandi romanzi americani, non verranno menzionati nella lista che segue.)

Nei quasi centocinquant’anni dalla pubblicazione di quel saggio, il dibattito sul Grande romanzo americano – cos’è?, cosa dovrebbe essere?, ne esistono?, ne abbiamo bisogno?, perché così tanti scrittori bianchi? – ha continuato a imperversare. Secondo le parole memorabili di A.O. Scott: «il Grande romanzo americano, per la sua natura ibrida (a metà fra il reportage e la narrativa, tra la filosofia più profonda e il pettegolezzo più triviale, fra l’illusione e lo scetticismo più assoluto) sembrerebbe più simile allo Yeti o al Mostro di Loch Ness – o magari a Bigfoot, se vogliamo rimanere a casa nostra. Si tratta, in altre parole, di una creatura che un bel po’ di persone – non tutti pazzi certificati e alcuni con prove notevoli fra le mani – sostengono di aver visto». Molti, moltissimi libri sono stati avvistati – ehm… volevo dire definiti – come il Grande romanzo americano, o perlomeno «uno dei», o perlomeno un grande romanzo americano, che è decisamente un’altra cosa. Quali? Chi l’ha detto? Ha importanza? Questa mappa è abbastanza accurata? Leggete per credere.

 

Continua a leggere su Sotto il vulcano…

O sul sito di Literary Hub…

Prossimi eventi
Newsletter
Iscriviti alla nostra newsletter
Accesso utente