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I Gialli Mondadori compiono 90 anni

Denise Nobili sul Giornale della Libreria ripercorre la storia di un caso editoriale

Quando ci troviamo di fronte a successi commerciali in editoria, non si tratta quasi mai di un’equazione perfetta, in cui ogni variabile determinata e posizionata in precedenza poteva far presagire il successo che poi l’ha caratterizzata. Molti bestseller e casi editoriali ce lo rammentano: il successo di un libro il più delle volte arriva dal basso, dalle persone che comprano e leggono un libro, che lo prestano, che danno vita a un passaparola autentico da bar e, oggi, da social.

Il passaparola genera poi acquisti, prenotazioni: le librerie sono le prime a cogliere davvero quanto un libro sta facendo parlare di sé e, quindi, ordinano più copie di quel titolo, scommettono sull’entusiasmo dei lettori, costringendo spesso la casa editrice a una ristampa frettolosa. A quel punto, si vedono le qualità imprenditoriali di un editore nel saper sfruttare un’onda positiva di vendita, magari inserendo il bestseller in una strategia più ampia.

Ma per l’appunto, spesso all’origine dei casi che hanno segnato la storia dell’editoria non ci sono previsioni oculate, quanto piuttosto delle intuizioni azzeccate da parte di singoli, di scommesse di un editor su un autore, una storia o un progetto. Vale lo stesso discorso quando si parla dei Libri gialli, iniziativa editoriale del 1929 targata Mondadori, che ebbe tanto successo da aver poi finito col trasformare il «giallo» nel colore identificativo di un intero genere.

La collana all’inizio nacque quasi per caso, modellata sulla precedente I centomila, in cui erano presenti i racconti del papà di Sherlock Holmes, Conan Doyle. Da qui l’idea di Luigi Rusca di dare una rinfrescata ad alcuni titoli già pubblicati da Mondadori, riproponendoli con una nuova veste e la collocazione insieme agli autori dei migliori romanzi polizieschi stranieri, come Edgar Wallace e Horace Walpole.

Così, nel settembre nel 1929 uscirono i primi quattro titoli «gialli», caratterizzati – non a caso – da una varietà iniziale utile a sondare le preferenze e i gusti del pubblico: di autori americani La strana morte del signor Benson di S.S. Van Dine e Il mistero delle due cugine di Anna Katherine Green, di due autori inglesi apprezzati e conosciuti L’uomo dai due corpi di Edgar Wallace e Il Club dei suicidi, una raccolta di racconti scritti da Robert Luis Stevenson.

Facciamo due precisazioni necessarie: il colore giallo associato al genere poliziesco era già stato adottato in precedenza all’estero da alcuni editori e potrebbe essere proprio una collana popolare edita dall’inglese Hodder & Stoughton ad aver suggerito la veste dei Libri gialli di Mondadori. Lorenzo Montano, tra gli ideatori dei Libri gialli, collezionava infatti letteratura poliziesca inglese e, proprio tra i libri della collana Yellow Jacket, furono pubblicati a partire dal 1926 alcuni titoli di Wallace dall’aspetto particolare: sfondo giallo con un cerchio rosso sulla copertina contenente la firma dell’autore.

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