Rebecca libri

I libri del 2018 secondo Studio

Le dieci migliori letture dell'anno per la redazione e i collaboratori della Rivista

Prima di compilare la classifica di migliori libri del 2018, la redazione di Studio ha

dato un’occhiata alla lista dei migliori libri del 2017 e ci sembra di poter dire che il 2018 è stato un anno più interessante, soprattutto nella narrativa. Da un punto di vista di mercato siamo nella strana situazione in cui le vendite della “straniera” calano anno dopo anno, ma paradossalmente l’editoria italiana ha notevolmente aumentato la sua capacità di ricezione, per cui, più che in altri anni, ci troviamo già tradotti titoli che figurano nelle classifiche del Nyt o di LitHub (Asimmetria e L’educazione, per esempio). Per quanto riguarda gli italiani abbiamo optato per due autori diversi ma entrambi affermati, due “anziani”, ma solo perché ci sembra che abbiano inciso più di altri. In generale, i dieci titoli che trovate elencati sono frutto di un ragionamento prima collettivo e poi personale: abbiamo selezionato i libri che ci sono sembrati più rilevanti, dirompenti e discussi, ma a condizione che fossero quelli che ci erano piaciuti di più.

Rachel Cusk – Resoconto (Einaudi), trad. Anna Nadotti

Tara Westover – L’educazione (Feltrinelli), trad. Silvia Rota Sperti

Lisa Halliday – Asimmetria (Feltrinelli), trad. Federica Aceto

Peter Godfrey-Smith – Altre menti (Adelphi), trad. Isabella C. Blum

Filippo Ceccarelli – Invano (Feltrinelli)

Olivia Laing – Città sola (Il Saggiatore), trad. Francesca Mastruzzo

Leonard Michaels – Il club degli uomini (Einaudi), trad. Katia Bagnoli

Francesco Piccolo – L’animale che mi porto dentro (Einaudi)

Mark O’Connell – Essere una macchina (Adelphi), trad. Gianni Pannofino

Mark Fisher – The Weird and the Eerie (minimumfax), trad. Vincenzo Perna

Clicca sul sito di Studio per leggere le recensioni ai libri migliori del 2018…

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