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La rosa di candidati al Prix Voltaire 2019

Un premio alla libertà di edizione e di espressione
Sono stati diffusi i nomi dei candidati alla nuova edizione del Prix Voltaire, premio promosso dall’International Publishers Association come riconoscimento e sostegno concreto agli editori e alle personalità che si sono distinte per l’impegno in nome della libertà di edizione e di espressione.

A individuare la shortlist di cinque nomi sono stati i nove professionisti dell’editoria che compongono il comitato Freedom to Publish di IPA, delegati dalle associazioni di categoria di Argentina, Australia, Egitto, Germania, Italia, Norvegia, Repubblica di Korea e Stati Uniti.

Nella rosa di candidati al Prix Voltaire 2019, le case editrici Tekin (Turchia), che negli anni è stata osteggiata più volte per la propria linea editoriale coraggiosa, e la sudafricana NB Publishers, in lista per le minacce ricevute in seguito alla pubblicazione di The President’s Keeper di Jacques Pauw, libro che fa luce su una serie di catture e prigionie forzate da parte dello Stato.

Tra le personalità della shortlist: Khaled Lufti, editore e libraio egiziano, punito con cinque anni di prigione per la pubblicazione di un libro colpevole di divulgare segreti militari; Azadeh Parsapour (Iran/Regno Unito), promotrice di iniziative editoriali a favore della libertà di espressione e tra gli organizzatori della Teheran Book Fair Uncensored; Moe Way, fondadore di The Eras, casa editrice di poesia di Myanmar che dà voce ai dissidenti nonostante le restrizioni e le censure subite.
 
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