Rebecca libri

Le affinità elettive: consigli per lettori curiosi

I suggerimenti della redazione di Rebeccalibri

la giornalaiaLa Giornalaia, Veit Heinichen, edizioni e/0 2017, 18.00 €, pp. 313

https://www.edizionieo.it/book/9788866328537/la-giornalaia

L’autore, Veit Heinichen, è scrittore tedesco che vive a Trieste dal 1999 e scrive libri gialli che vedono due protagonisti: la città di Trieste, con il fascino di città di confine tra mondi diversi, multiculturale per tradizione asburgica, aristocraticamente decadente, eppure al centro di mille traffici; e il commissario Proteo Laurenti, salernitano trapiantato in questa città come l’autore.

Tutti gli ingredienti del noir avvincente ci sono, il ritmo è trascinante e, come nella vita comune, il confine tra buoni e cattivi talora è labile. In attesa che qualche abile sceneggiatore ne faccia una trasposizione di successo televisivo, godetene la lettura.

 

un treno al sudUn treno al Sud, Corrado Alvaro, Rubbettino 2016, 14.00 €, pp. 201

http://www.store.rubbettinoeditore.it/un-treno-nel-sud.html

Ojetti, Comisso, Gadda: folta fu la pattuglia degli scrittori in viaggio, negli anni trenta, per le contraddittorie strade della penisola. Tra questi un posto di rilievo spetta a Corrado Alvaro, allora giovane ma già noto narratore.

Scritti tra la fine degli anni 40 e l’inizio dei 50 e pubblicati postumi nel 1958 quale parte conclusiva dell’Itinerario italiano, i racconti di Un treno nel Sud trattano della parte d’Italia più familiare all’autore, più vicina alla sua sostanza d’uomo, il Sud con la sua particolare civiltà , i suoi complicati problemi sociali, il suo dramma antico e nuovo.

Sia che descriva la folla di Napoli o il mercato dei «gualani» a Benevento, le donne di Bagnara o il paese dei Malavoglia, lo scrittore ci fa vedere quanto d’indecifrabile, d’inesplorato, di mitologico si nasconde sotto la patina delle tradizioni e dei pregiudizi. Queste interpretazioni, sempre ricche di richiami autobiografici, quando non ricorrono alla forma diretta dell’inchiesta giornalistica di alto livello, si stendono nell’evocazione narrativa che ricorda i temi veraci del romanziere o si allargano a una specie di ermeneutica della vita e del costume meridionale dove parole, cose e persone acquistano una evidenza rivelatrice, conferendo a queste indagini un valore di testimonianza storica.

 

nudi come siamo statiNudi come siamo stati, Ivano Porpora, Marsilio 2017, 18.00 €, pp. 331

http://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/3172668/nudi-come-siamo-stati

Nudi come siamo stati è tre romanzi in uno: la storia di un giovane sordo a se stesso che impara ad ascoltarsi; la storia di un bambino che perde la felicità e la scambia con uno strano cinismo; la storia di un uomo per il quale tutto è compiuto, e morire è come centrare il bersaglio di un’esistenza.

All’inizio ci sono due bambini, in Provenza, che corrono, metà per gioco e metà no: Bastien, il fratello maggiore, e Arsène, il minore. astien da questa corsa rimarrà segnato per la vita, e Arsène non riuscirà mai a perdonarselo. Molti anni dopo, a Viadana, un paesino in provincia di Mantova, un giovane pittore, Severo, chiede a un affermatissimo pittore francese, Arsène, di accettarlo come suo allievo. Perché Arsène ora vive lì, tra argini e nebbie? Che cos’ha “visto” in Severo, al punto di decidere di prendere su di sé, letteralmente, il suo male? Sono due misteri che solo una morte svelerà parzialmente.

Tre storie narrate con una scrittura mirabile nel rappresentare corpi, gesti e paesaggi, sempre esatta ed evocativa. Perché «ogni persona, anche io e te, è sempre più importante della propria storia», dice Arsène a Severo.

 

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