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Le affinità elettive: consigli per lettori curiosi

I suggerimenti della redazione di Rebeccalibri

Il poeta di Gaza, Yishai Sarid, e/o 2012, pp. 178, euro 9,00

https://www.edizionieo.it/book/9788866323082/il-poeta-di-gaza

Un giovane ufficiale dei servizi segreti israeliani del ramo antiterrorismo ottiene un incarico differente dal solito: fingendo di essere un aspirante romanziere deve avvicinare l’affascinante scrittrice Daphna. La donna è israeliana, ma per qualche motivo i servizi segreti vogliono usarla per avvicinare il suo amico Hani, conosciutissimo poeta palestinese. L’innominato protagonista è in crisi, non sa più cosa sia giusto e cosa sia sbagliato nel suo lavoro, e questo si ripercuote violentemente nel rapporto con la moglie e con il suo bambino. Anche la famiglia di Daphna è in crisi a causa dei problemi del figlio tossicodipendente inseguito da un trafficante di Tel Aviv. Solo Hani pare trovare conforto nel rapporto con i figli (vero obiettivo dei servizi segreti), allevati secondo l’educazione palestinese tradizionale. Man mano che il protagonista penetra nelle vite di Daphna e Hani, i due fanno riemergere in lui sentimenti soffocati da anni di attentati, interrogatori muscolari e torture, facendo vacillare le sue certezze. Malgrado ciò porta avanti la sua missione obbligato dal senso del dovere e dai suoi solidi riflessi da soldato… Ma per quanto ancora potrà resistere? Un libro stupendo sulle contraddizioni dell’Israele di oggi, dei rapporti tra i vari settori della società, sul vivere sempre sotto pressione in un paese in guerra e su come ciò influenzi l’etica pubblica e personale.

L’autore, Yishai Sarid, nato nel 1965 a Tel Aviv, dove lavora come avvocato, con questo suo secondo romanzo, ha vinto in Francia il Grand prix de littérature policière nel 2011.

 

Bianca, Francesca Pieri, DeaPlaneta 2019, pp. 256, euro 16,00

https://www.deaplanetalibri.it/libri/bianca

Costanza e Silvia hanno vite molto diverse e si sono conosciute da poco, ma già le lega una grande complicità, una immediata e reciproca fiducia che le spinge a rivelarsi tutto di se stesse, compresa la voglia di avere un figlio.

A distanza di qualche mese, scoprono di essere incinte, entrambe di una femmina. Le loro vite prendono a scorrere parallele: per mesi respirano all’unisono, si nutrono della stessa felicità, sognano futuri identici. Fino a quando un destino crudele, ai limiti dell’assurdità, decide di spingere le due donne in direzioni opposte, costringendole a guardare le loro vite allo specchio. Ma si può attraversare la rabbia, il rimpianto, la solitudine, l’invidia e l’angoscia, senza perdere il coraggio di restare amiche?

 

 

 

Scrivi sempre a mezzanotte, Virginia Woolf, Vita Sackville-West, a cura di Elena Munafò, Donzelli 2019, pp. 304, euro 24,00, trad. Sara De Simone e Nadia Fusini

https://www.donzelli.it/libro/9788868438838

Virginia Woolf ha quarant’anni. Insieme al marito Leonard dirige una casa editrice, la Hogarth Press, e il suo nome comincia a essere noto. Sta lavorando alla Signora Dalloway, che la consacrerà come una delle scrittrici più rivoluzionarie e apprezzate del suo tempo. Al diario confida di sentirsi vecchia, ma ha appena incontrato la donna che diventerà il suo più grande amore, l’affascinante Vita Sackville-West. Vita ha trent’anni. Anche lei scrittrice, è una giovane donna aristocratica; sposata con un diplomatico, è al centro di una fitta rete di amicizie e di amori. Viaggia molto, scrive poemi e racconti, e quando conosce Virginia è immediatamente attratta dalla sua bellezza spirituale e dal fascino della sua personalità. Poco dopo ha inizio la loro storia d’amore, che queste lettere ci raccontano. L’ampio carteggio tra le due donne andrà avanti per vent’anni: in esso le dichiarazioni appassionate si alternano a improvvise ritrosie, i rimbrotti alle ironie; Vita e Virginia adorano scherzare, prendersi in giro, punzecchiarsi, ma spesso il gioco cede il passo a slanci impetuosi e senza freni. Il volume raccoglie oltre un centinaio di lettere, le più significative, di questa storia, che culminerà per Virginia nella scrittura di Orlando: la biografia di un essere meraviglioso che vive per quattro secoli passando da un sesso all’altro, e che ha le fattezze della bella Sackville-West, è un omaggio a lei, un tentativo di rendere eterna una relazione minacciata dalle tante avventure di cui Vita non riesce a fare a meno. Con gli anni, la passione travolgente si trasforma in amicizia profonda. Vita sarà sempre l’«adorata creatura» di Virginia, l’amazzone dalle gambe lunghe e affusolate che attraversa a grandi falcate le strade del mondo. Allo stesso tempo, Vita non lascerà mai la sua amata, la riempirà di regali e attenzioni, e sarà proprio lei l’unica persona – oltre a Leonard e alla sorella Vanessa – a cui Virginia consentirà di avvicinarsi nei momenti più cupi delle sue malattie.

Il loro amore, scrive Nadia Fusini nel suo saggio, «si tramuta in gelosia e in abbandono e trapassa in tradimento e in rimpianto, ma non finisce mai. Le due donne si incontrano, si separano, si scrivono, smettono di scriversi, riprendono a scriversi, e sempre la tenerezza, l’amicizia, la nostalgia riemergono, e tornano la luce e l’incanto».

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