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“L’urgenza di essere sale”

Si sono concluse sabato le Giornate internazionali dell’editoria cattolica organizzate dal Dicastero per la comunicazione

Condividere le esperienze maturate in differenti contesti geografici per affrontare le sfide dell’ambiente digitale. Questo l’obiettivo delle Giornate internazionali dell’editoria cattolica organizzate dal Dicastero per la comunicazione, in collaborazione con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana, che si sono tenute a Roma dal 26 al 29 giugno scorso.

«Il solo fatto di esserci radunati (per condividere progetti, fatiche, sogni, disillusioni) è importante» ha detto il prefetto del Dicastero per la comunicazione, Paolo Ruffini, aprendo i lavori. «Ci restituisce il senso di quello che siamo, l’unità di quello che siamo, al di là delle specificità linguistiche, culturali, editoriali. Siamo comunque una cosa sola. Siamo membra gli uni degli altri. Perché anche se esistono le culture — esistono cioè le persone e i popoli — il Vangelo ha trasformato dall’interno i costumi, i criteri di giudizio, e i valori condivisi. Ha costruito culture diverse, eppure tutte cristiane, tutte cristiane eppure tutte ancora da cristianizzare. Qui è la nostra sfida. Perché le culture non sono realtà statiche e astratte, le culture… sono le persone. E il Vangelo è fermento di vita e di sapienza». […]

Tra l’altro, chiosa fra’ Giulio Cesareo, «sempre più — anche a livello laico — si fa strada l’importanza del valore non economico del business. L’economia e le aziende stanno cioè scoprendo sempre più che i bilanci positivi, il solo guadagno, non basta più, tra l’altro perché i consumatori — noi consumatori — puniamo — privandole dei nostri acquisti — quelle aziende che non offrono un contributo sociale, ecologico, alla collettività. Si fa strada sempre più cioè la riqualificazione delle ricadute extra economiche dell’agire imprenditoriale. E questa è probabilmente un’altra grazia del nostro tempo — su cui riflettere insieme — per saperla cogliere in maniera critica e profonda e per non banalizzarla come un mero idealismo. In effetti, dietro le nostre attività ci sono quasi sempre delle realtà ecclesiali che sono nate in una logica di condivisione e di servizio al Vangelo e che — per varie ragioni — a volte si sono piegate a una logica economica che ha penalizzato il servizio ecclesiale».

Continua a leggere sull’Osservatore romano…

Per approfondire:

Editoria cattolica sul digitale: Abeltino (Google), la qualità fa la differenza (vaticannews.va, giugno 2019)

Giornate editoria cattolica: Ruffini, un nuovo cammino insieme (vaticannews.va, giugno 2019)

 

 

 

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