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Elogio della città? (Giovanni M. Flick, Paoline, 2019)

Il Presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick propone una riflessione sulla città come luogo in cui scrivere il futuro delle generazioni: luogo dove architetture e sviluppi possono consentire la costruzione di una società fondata sui nostri valori costituzionali.

La presentazione si svolge all’interno del Convegno di studi “Progettare il Paese – dare futuro alle città e ai territori in cui viviamo”, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in collaborazione con l’Associazione Forte di Bard e con il sostegno del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta.

15 aprile 2019: a Parigi brucia Notre-Dame. Poche ore e visibilità si fa solidarietà concreta e tangibile. Qualche giorno dopo un altro incendio: in un campo profughi viene ritrovato il corpo di un lavoratore migrante clandestino. Nessuna notizia, nessuna solidarietà. È in questo contrasto, di cui l’Autore ha sentito tutta la drammaticità, che va cercata la genesi di questo testo. Tutela del patrimonio storico e tutela «dei diritti inviolabili dell’uomo lì dove svolge la sua personalità» – la città appunto – non possono contrapporsi. Devono integrarsi.
La città può essere il luogo in cui scrivere il futuro delle generazioni. Le sue architetture, le sue periferie o centri storici, i suoi sviluppi possono segnare efficaci e concrete vie per costruire una società capace di vivere ed educare ai nostri valori costituzionali.