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Anto­nio Tabuc­chi. Le fil de l’écriture

Fino al 9 novembre, la Biblio­thè­que natio­nale de France ospiterà una mostra dedicata allo scrittore italiano e orga­niz­zata in occa­sione della dona­zione alla bibliotecha dei suoi archivi da parte della moglie, Maria-José de Lan­ca­stre

Tra le carte espo­ste alla mostra di Parigi, la ricca cor­ri­spon­denza fra Tabuc­chi e tanti suoi amici e col­le­ghi, esti­ma­tori della sua opera, che testi­mo­niano attra­verso le loro let­tere l’internazionalità dell’autore pisano. Ci sono let­tere di Milan Kun­dera, Gün­ther Grass, Theo Ange­lo­pou­los, Mario Var­gas Llosa, Pedro Almo­do­var, oltre che Italo Cal­vino e Leo­nardo Sciascia.
La Bnf met­terà subito a dispo­si­zione di pub­blico e stu­diosi i mano­scritti e l’archivio che gli sono stati donati. Un archi­vio pre­zioso, di cui fanno parte anche nume­rosi ine­diti, come ad esem­pio il mano­scritto del romanzo “Per­dute salme”, inviato a Italo Cal­vino, che gli risponde in una let­tera qui espo­sta, dove dopo aver elo­giato la scrit­tura di Tabuc­chi, in par­ti­co­lare della rac­colta di rac­conti “Il gioco del rove­scio”, esprime alcune det­ta­gliate riserve sul mano­scritto che spin­ge­ranno Tabuc­chi a rive­dere quel pro­getto, da cui poi sca­tu­rirà “Il filo dell’orizzonte”.
(Sosteneva Tabucchi, Roberto Ferrucci, 27.9.2014, il Manifesto)

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