Rebecca libri

“Combattiamo la mafia sui banchi di scuola”

di Diego Andreatta

“Combattiamo la mafia sui banchi di scuola”

Il percorso dei ragazzi del “Da Vinci”

Settanta studenti di 6 licei a confronto con il fenomeno mafioso: ecco il libro

Da questi incontri siamo usciti trasformati. Quanto è emerso si conserva dentro ciascuno di noi e queste pagine ne contengono le tracce più evidenti e anche impegnative per noi”. Mostrando con comprensibile soddisfazione il loro libro “collettivo”, fresco di stampa, i 25 studenti del Liceo scientifico “Da Vinci” di Trento sono consapevoli di non riuscire a esprimere tutta la ricchezza dei dialoghi con i famigliari di 7 vittime delle mafie (dalle figlie di Paolo Borsellino e Rocco Chinnici alla moglie di Antonio Montinaro), ma anche “di essere investiti della stessa urgente responsabilità per la realizzazione della convivenza democratica”. Hanno fra le mani un libro per tanti aspetti straordinario e fecondo, uscito puntuale per Ancora in questo trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio; pagine macerate nella condivisione di ricordi ed emozioni, in grado di far rileggere la vita di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le altre vittime innocenti con lo sguardo per tanti aspetti incredulo (come è potuto accadere?), disincantato (non si deve più ripetere) e propositivo dei ragazzi di oggi. Uno sguardo plurale perchè oltre ai 25 liceali trentini vi hanno concorso a distanza – ma uniti dalla connessione online e da una forte motivazione comune – altri 50 studenti di ben cinque licei italiani di Seregno, Lodi e Montichiari.

Insieme hanno scelto come titolo l’inizio della la frase “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo” in cui Paolo Borsellino sosteneva quello che Giovanni Falcone ha espresso in questo modo: “Solo quando tutti la sentiranno come un corpo estraneo, allora la mafia potrà essere debellata”. Un’azione culturale e sociale insieme che questo libro “fissa” in alcune parole-chiave, da “Amico” a “Verità e giustizia”: gli studenti le hanno estrapolate dai lunghi colloqui con altri 14 testimoni (magistrati, giornalisti, docenti, operatori sociali…) intervistati a distanza. Le due sezioni del testo – i dialoghi con i familiari e le riflessioni trasversali – sono arricchite da un’appendice biografica (utile anche per le ricerche scolastiche) e da un’introduzione metodologica del curatore che aveva già sperimentato nel “primo lockdown” del 2020 simili incontri a distanza con gli studenti, sintetizzati poi nel documento comune “Prendersi cura”, valorizzato in varie occasioni. Confida Alberto Conci, sinceramente riconoscente all’impegno dei suoi allievi: “Fin dal settembre 2021, quando abbiamo avviato questo gruppo trasversale, ci siamo proposti con le altre colleghe di favorire al massimo la partecipazione attiva degli studenti, che è il cuore di quest’esperienza. Dalle ricerche iniziali sul fenomeno alla preparazione degli incontri, dalla conduzione delle interviste all’elaborazione della riflessione conclusiva”. Non solo un libro, insomma, ma un percorso didattico in grado di collegare sei licei (ed ora – dopo la presentazione a Torino – forse anche altre classi che leggeranno il testo) e di richiamare al lettore la necessità di “coltivare la speranza, insieme”. Ripercorrere quel periodo fra le due stragi di 30 anni fa (“furono il nostro 11 settembre perchè spaccarono la storia del Paese”) ha lasciato ai ragazzi una consegna di responsabilità. A valorizzare l’esempio di Falcone, Borsellino e i loro collaboratori come persone che “hanno fatto il proprio dovere, nonostante tutto”.

A non considerare il fenomeno mafioso come estraneo, ma come “specchio della società”; a cogliere oggi le possibili infiltrazioni nel tessuto delle nostre comunità, prendere posizioni per evitare zone grigie di complicità, a fare memoria sì, ma non in modo generico o retorico. “Per sconfiggere la mafia bisogna togliere il terreno su cui si radica la sua mentalità”, ha detto loro Stefania Grasso, figlia di Vincenzo Grasso, l’imprenditore eliminato dalla ‘ndrangheta. Un mandato che questi studenti avvertono e rilanciano, attingendo alle parole di speranza che hanno raccolto da tante figure di adulti significativi. Una speranza che ritengono anche “radice dell’impegno personale e della trasformazione della società”.

 

Se la gioventù le negherà il consenso | Àncora | 2022 | pagine 208 | euro 16,00

Il Pensare i/n Libri raccoglie testi di natura letteraria a scopi culturali e senza fine di lucro. La proprietà intellettuale è riconducibile all'autore specificato in testa alla pagina, immediatamente sotto il titolo, e in calce all'articolo insieme alla fonte di provenienza e alla data originaria di pubblicazione.
Le immagini che corredano gli articoli del Pensare i/n Libri sono immagini già pubblicate su internet. Qualora si riscontrasse l'utilizzo di immagini protette da copyright o aventi diritti di proprietà vi invitiamo a comunicarlo a info@rebeccalibri.it, provvederemo immediatamente alla rimozione.
Prossimi eventi
Newsletter
Iscriviti alla nostra newsletter
Accesso utente