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Consigli a un giovane. E altri scritti sull'essere uomo.

Titolo: Consigli a un giovane. E altri scritti sull'essere uomo.

Autore: Vauvenargues

Editore: Castelvecchi

Luogo di edizione: Roma

Data di pubblicazione: 26 / 09 / 2019

Stato editoriale: Attivo

Prezzo: € 11.50

EAN: 9788832826890

Di Vauvenargues – «tra i moralisti di Francia il più simile a un masso erratico» – si presentano per la prima volta in lingua italiana i Consigli a un giovane che coi Discorsi sulla gloria rivolti a un amico e il Discorso sui piaceri rivolto allo stesso compongono un manuel de civilité nel senso più alto e rarefatto. Qui Vauvenargues rinverdisce alla sua maniera un genere antico: quello dell’institutio, sorta di pedagogia magna per uomini magni. Meno pomposamente, queste operette sono un atto d’amicizia, un dono intellettuale, che della gioventù ha tutti i pregi e nessun difetto. Assieme all’Elogio di Paul de Seytres, vengono composte proprio per quest’ultimo: il grande e sventurato amico di Vauvenargues, morto di fatiche – appena diciottenne – durante la guerra di Boemia. In quanto affini tematicamente, si offrono anche alcuni scritti presi dagli inediti Caratteri e dai Dialoghi che sono tra i testi vauvenarghiani più autobiografici. Il saggio d’apertura di Marco Lanterna – per densità e stile un unicum nella bibliografia del moralista – ne coglie il maestoso isolamento nella pur ricca tradizione della moralistica francese.

Altri autori:Lanterna, Marco (A cura di)

Lingua: Italiano (Lingua del testo)

Tipo di prodotto: Libro

Collana: Etcetera

Numero edizione: 1

Altezza (mm): 240.00

Larghezza (mm): 120.00

Spessore (mm): 10.00

Peso (gr): 650.00

Prezzo: € 11,50

IVA: IVA assolta dall'editore ART 74,1C

Stato editoriale: Attivo

Stato distributore: Disponibile

Classificazione Dewey: FILOSOFIA OCCIDENTALE MODERNA E ALTRA FILOSOFIA NON ORIENTALE. 1500-

Argomenti: Moralità

Note: Luc de Clapiers marchese di Vauvenargues (Aix-en-Provence, 1715 – Parigi, 1747) Di famiglia nobile ma dissestata, fu ufficiale nelle truppe regie, combattendo nella campagna d’Italia del 1735. Nel 1741 prese parte alla campagna di Boemia, dove, nella ritirata da Praga, gli si congelarono le gambe. Domandò quindi d’entrare nella diplomazia, ma già sfigurato dal vaiolo, dovette rinunciare, dimettendosi anche dall’esercito. Visse allora oscuramente a Parigi, perlopiù scrivendo, confortato dalla sola amicizia di Voltaire e Marmontel. Nel 1746 pubblicò anonima l’Introduzione alla conoscenza dello spirito umano con l’aggiunta di Riflessioni e massime, opera che, inosservata al suo apparire, di fatto ne è il testamento filosofico.

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