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Chi traduce in Italia Louise Glück?

Poche, per ora, le edizioni italiane per la poetessa vincitrice del Nobel 2020 per la Letteratura

Il Nobel per la Letteratura 2020 va alla poetessa Louise Glück per “la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale“.

Sebbene la poetessa americana sia già avvezza ai premi (spiccano il Premio Pulitzer per la poesia nel 1993, il Premio Bollingen per la poesia nel 2001 e il National Book Award nel 2014), si tratta di un annuncio inaspettato, dal momento che, sebbene fosse nell’aria una vittoria al femminile, erano altri i nomi che circolavano. L’effetto sorpresa naturalmente suscita maggiore curiosità nei confronti di questa poetessa che, come la gran parte degli statunitensi, affonda le proprie radici altrove, in una famiglia ebrea di orgini ungheresi.

Lasciando alla curiosità dei lettori la ricerca in rete dei tanti articoli dedicati in questi giorni a Louise Glück, noi speriamo di accendere il desiderio di conoscere i suoi intensi e profondi versi poco noti in Italia, accessibili grazie all’intuizione editoriale delle sole due piccole case editrici che hanno pubblicato due sue raccolte di poesie tradotte in italiano: L’iris selvatico, pubblicata da Giano nel 2003, al momento quasi introvabile, e Averno, pubblicata nel 2019 per la libreria-editrice napoletana Dante & Descartes. Ques’ultima, nella intervista che invitiamo a leggere qui, racconta l’esperienza che l’ha portata a tradurre e pubblicare Louise Glück e quali conseguenze ha portato ora che la ricerca del volume è immediatamente esplosa con l’annuncio del Premio Nobel. E scopriamo, così, la vitalità di un libraio illuminato che… premia!

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