Dagli e-book agli audiolibri
Cosa ci hanno insegnato questi cinque anni
Il mercato e-book cresce (in pressoché tutti i Paesi europei), anche se assai meno di quanto ci si aspettava. In Usa si è ridimensionato rispetto al 25% di qualche anno fa, passando al 17% del 2016. Il mercato degli audiolibri, invece, sta vivendo ovunque una fase di rapida crescita, segno di un rinnovato interesse verso quella che finora è sempre stata considerata una nicchia per appassionati. E ciò che è interessante osservare è come la lettura – o l’ascolto – digitale, da un lato si compie sempre più frequentemente su dispositivi aspecifici: primo tra tutti, lo smartphone. Dall’altro, pur riorganizzando il mix della fruizione mediale, non lo fa a scapito della carta, che coesiste con gli altri supporti e gli altri formati. Questi anni di cambiamento, poi, hanno insegnato qualcosa di nuovo alle case editrici: una diversa organizzazione del lavoro, la creazione di nuove competenze aziendali, un diverso modo di comunicare, promuovere, sviluppare politiche di pricing che si sono trasferite, dal prodotto digitale, anche al libro di carta e ai suoi processi.
In primo luogo, gli e-book in Italia mostrano un andamento in crescita dal 2010 al 2016, sia sotto il profilo del fatturato che del numero di manifestazioni. Un andamento in crescita che dobbiamo però parametrare a una quota di mercato abbastanza esigua rispetto al totale dell’editoria (5,2%, +23,5% rispetto al 2015). Benché paragonabile con i valori europei, ad eccezione del Regno Unito (dove gli e-book sono al 15,3%, in calo del 2,9% dall’anno precedente).
Ciò che è interessante osservare è come la lettura – o l’ascolto – digitale, pur riorganizzando il mix della fruizione mediale, non lo faccia a scapito della carta. Tra 2014 e 2017, mentre rimane invariata la quota dei lettori (e degli ascoltatori) esclusivamente digitali (3%), si amplia significativamente quella degli utenti che si destreggiano tra più formati (libro di carta, e-book e audiobook), passando dal 29% al 43%.
Sul fronte dei dispositivi, è lo smartphone a tenere banco nell’arena della lettura digitale: sia di e-book (lo usa in media il 42% dei lettori digitali; di poco sotto al tablet che è al 46%), ma soprattutto di audiobook (ad ascoltarli da lì è il 41%. Un primato, quello dello smartphone, che diventa ancor più evidente focalizzandosi sui lettori più giovani. Nella fascia 18-24 la lettura di e-book da cellulare schizza al 53%; 51% per i 15-17enni. Ed è il 58% di questi ultimi ad ascoltare audiolibri da smartphone (e il 48% dei 18-24enni).