Dalla 18app alla Carta della cultura giovani e del merito
Secondo AIE non basteranno per sostenere l'arricchimento culturale dei neo maggiorenni
Dal 31 gennaio sono attive le nuove carte “della cultura giovani” e “del merito”, ciascuna del valore di 500 euro, finalizzate allo sviluppo della cultura e a favorirne la diffusione tra i giovani; le carte sono richiedibili fino al 30 giugno 2025 e cumulabili tra loro. E’ consentito acquistare i beni fino al 31 dicembre 2025.
Ma quali sono le condizioni per ottenere le carte?
La Carta della Cultura è un contributo destinato ai neomaggiorenni con un ISEE non superiore a 35.000 euro; la Carta del Merito può essere richiesta dai giovani che abbiano conseguito entro il compimento del diciannovesimo anno d’età il diploma finale presso istituzioni scolastiche secondarie di II grado del sistema nazionale di istruzione con votazione di almeno 100 centesimi.
Le caratteristiche richieste, ISEE e votazione, limitano sostanzialmente l’accesso alle misure di sostegno di una 18app, la cui sostituzione, insieme al mancato finanziamento alle biblioteche, nel 2024 si è tradotta in un calo dell’1,5% del mercato dei libri di varia adulti e ragazzi nei canali trade (narrativa e saggistica a stampa venduta nelle librerie fisiche e online e nei supermercati), anziché crescere di un valore stimato intorno al +2,5%. Questo è quanto ha affermato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Innocenzo Cipolletta, nel presentare l’analisi, basata su dati di NielsenIQ-GfK durante la giornata conclusiva del XLII Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri di Venezia.
<<L’analisi delle misure a sostegno della domanda di libri nel nostro Paese dal 2017 ad oggi – ha spiegato Cipolletta – ci dice due cose: la prima è che tali misure hanno avuto nel corso degli anni un effetto moltiplicatore, contribuendo a creare nuovi lettori e nuovi acquirenti. La seconda è che hanno consentito al settore di attestarsi su un livello di vendite e di fatturato più alto, necessario per sostenere il processo di crescita ed evoluzione delle aziende e della filiera. Quando tali misure vengono a mancare, il danno è quindi doppio. Bene, quindi, il ripristino del fondo per le biblioteche per il 2025 e l’avvio di un percorso di confronto con il ministro della Cultura Alessandro Giuli>>.
Qui è possibile leggere la presentazione dell’analisi.