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I Dragomanni, la (non) casa editrice dei traduttori

Un gruppo di traduttori affronta il tema della visibilità del proprio lavoro e si aggrega per curare, rivedere e pubblicare in forma di e-book traduzioni di testi fuori diritti oppure di testi contemporanei i cui diritti per la lingua italiana sono stati ceduti al traduttore. È un progetto originale, nato alla fine del 2011, che nel nome si richiama ai “Dragomanni, traduttori ante litteram, in quanto addetti alle relazioni tra i signori e le popolazioni locali nella Palestina medievale.

Cosa è (e cosa non è)“I Dragomanni”: è un progetto nato alla fine del 2011 a opera di Daniele A. Gewurz insieme a un gruppo di colleghi traduttori. L’intento è di curare, rivedere e pubblicare in forma di ebook traduzioni di testi fuori diritti, oppure di testi contemporanei i cui diritti per la lingua italiana sono stati ceduti al traduttore.

“I Dragomanni” non è una casa editrice: ciascuno lavora in modo del tutto indipendente (scegliendo da sé che cosa tradurre, i tempi da darsi, il prezzo da imporre ai propri ebook etc.). La collaborazione viene nel coordinarsi e aiutarsi a vicenda: rivedersi l’un l’altro le traduzioni, darsi appoggio per gli aspetti tecnici e, più in generale, nell’impostazione che sarà comune a partire dalla veste grafica.

Fra gli obiettivi di questa “(non) casa editrice dei traduttori”, oltre a quello di far conoscere (o ri-conoscere) determinati testi – che saranno ricchi di apparati: introduzioni, annotazioni, nota finale – vi è quello di contribuire in maniera originale al difficile e importante discorso sulla visibilità dei traduttori.

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