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“Iocisto”, prima libreria d’Italia ad azionariato popolare

Nata da uno sfogo di Ciro Sabatino, ha sede nel quartiere napoletano del Vomero

Al Vomero, 120mila abitanti, il quartiere più densamente popolato di Napoli, non c’è nemmeno una libreria: l’ultima, Loffredo, ha chiuso poche settimane fa.
L’ex editore Ciro Sabatino posta allora uno sfogo su Facebook: “Le librerie chiudono? Vabbe’, allora la libreria ce la facciamo noi”. E in pochi giorni, circa seimila persone dicono “io ci sto”, si attivano, danno corpo e gambe a un progetto che sembrava impossibile. Ci si divide in tre gruppi: chi cerca la sede, chi prepara un piano finanziario, chi raccoglie suggerimenti per riempire di contenuti l’idea iniziale. Ci si autotassa, si decide di lanciare una campagna di raccolta di fondi.
È nata così la prima libreria ad azionariato popolare d’Italia. Per ora c’è un’associazione, una pagina su Facebook – “Iocisto” – e la sede, uno spazio in via Cimarosa, angolo dell’oasi pedonale facilmente raggiungibile perché accanto alla funicolare centrale.
La libreria, che per ottobre sarà fornita di libri, arredi e tutto quanto è utile a dare sostanza ai bellissimi spazi per ora vuoti, sarà aperta fino a tarda sera. Avrà una sezione speciale dedicata ai piccoli editori ma allo stesso tempo ospiterà tutti i titoli più richiesti, assicurerà servizi a domicilio, un’area multimediale, uno spazio ragazzi, uno musicale, un settore dedicato alla degustazione di prodotti tipici.
(Titti Marrone, L’Huffington Post, 18 luglio 2014)

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