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La Bibbia secondo gli italiani

Otto su dieci dicono di possederne una copia, due su tre di averla letta

La ricerca condotta da Demos & Pi (Luigi Ceccarini, Martina Di Pierdomenico e Ludovico Gardani) per conto di EDB, sottolinea un tratto singolare e, al contempo, ambivalente, del rapporto tra gli italiani e la Bibbia.
Oltre otto persone su dieci affermano di possedere in famiglia (almeno) una copia: ma naturalmente, possedere una copia della Bibbia, non significa leggerla, né tantomeno conoscerla.
Circa due italiani su tre dicono poi di averla letta, in misura quasi eguale in passato e di recente. Circa sette persone su dieci, cioè, sostengono di averla consultata, letta o, almeno, di averne sentito recitare (oppure citare) una pagina o un verso nell’ultimo anno.
È, dunque, un’opera nota, approcciata di frequente. Non per caso, circa tre su quattro, fra i non credenti e i non praticanti, ne possiedono una copia. E, tra loro, oltre due su dieci l’hanno letta. La stessa misura di chi, fra i credenti e i praticanti, afferma di non averla letta.
(I dati sono estratti della prefazione del libro “Gli italiani e la Bibbia” di Ilvo Diamanti, EDB 2014.)

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