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Le affinità elettive: consigli per lettori curiosi

Ogni mese su Rebeccalibri cinque libri suggeriti da lettori forti

È già tempo di programmare le vacanze e fra le cose da mettere in valigia non può mancare un buon libro. Qui i nostri lettori forti ne segnalano addirittura cinque, e per tutti i gusti: si passa dalla leggerezza di Colette e della sua coppia di amanti all’humour di Patrick Dennis. In mezzo la filosofia del camminare di Frédéric Gros, un’originale catechesi sui dieci comandamenti e un romanzo storico sullo sterminio dei cristiani greci del Ponto.
Buone letture e felice estate, le Affinità elettive tornano a settembre!

 

Il camminare di cui narra Frédéric Gros è sicuramente una delle azioni più comuni delle nostre vite, ma non è solo un procedere fisico, implica in fondo riscoprire il senso di libertà e di crescita interiore che questo semplice gesto suscita in ciascuno di noi.

L’autore ce lo racconta con semplicità, rendendoci partecipi delle sue riflessioni personali e indagando il rapporto con l’andare a piedi di celebri filosofi e letterati. Come Gandhi, che utilizzò le marce quale strumento di ribellione non violenta al dominio coloniale britannico. Come Thoreau, che aveva elevato le ore di cammino quotidiano, immerso nella natura, a un momento di contemplazione essenziale nella sua vita. Così camminare in città, in un viaggio, in pellegrinaggio o durante un’escursione, diventa un’esperienza universale che ci restituisce alla dimensione del tempo e ci consente di guardare dentro noi stessi.

Luca Tucci, impiegato di banca – Andare a piedi. Filosofia del camminare, Frédéric Gros, Garzanti 2013, 14.90 €, pp. 232

 

Zia Mame è rimasto a impolverarsi sullo scaffale più alto della mia libreria a lungo, regalo gradito ma in coda a una lista di altri libri e serie tv. Finché una stagione estiva particolarmente calda e il mio temporaneo esilio in una città afosa non mi hanno spinto a prenderlo in mano, ignara del successo che a suo tempo avevo riscosso (è stato al primo posto nella classifica del New York Times per 112 settimane) ma spassosamente colpita dall’humor della “zitella del New England”. L’esuberanza della protagonista, cui fanno da contraltare gli accenti perplessi del racconto dell’autore, è tutt’altro che superficiale; e l’intero romanzo è attraversato da una sagace ironia e dalla leggerezza necessaria a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Una lettura deliziosa per le vacanze!

Lavinia Tripodi, avvocato  – Zia Mame, Patrick Dennis, Adelphi 2009, 19.50 €, pp. 380

 

Quando lessi per la prima volta Chèri ne rimasi folgorata. Mi colpì particolarmente l’intensità con la quale l’autrice imbastiva dialoghi fulminei e indovinati, a cui aggiungeva descrizioni vivide di luoghi, espressioni e gesti.

Al di là della storia d’amore “scandalosa” ma tutto sommato ricalcante il più classico dei cliché (la relazione fra una cortigiana matura e un dandy giovane e libertino), Chéri – scritto da Colette nel 1920 – è un castello di vanità: la giovinezza, l’amore, il lusso e chiaramente la bellezza, tutto è vanità!

Maestra di eleganza, Colette imbastisce una relazione che si muove sul crinale del ridicolo, ed è il pretesto per criticare un mondo – la Parigi della Belle Époquein cui l’amore non conta assolutamente nulla.

Maria Pratesi, biologa – Chéri, Colette, Adelphi 1984, 11.00 €, pp. 170

 

L’opera del giovane sacerdote Tommaso Danovaro mette in scena la corrispondenza, sotto forma di e-mail e messaggi, tra il diavolo Codamozza, alunno del liceo Minosse, e il suo professore di Tentazioni del biennio. Il loro scopo è quello di contagiare le giovani anime e indurle in peccato. In azione, però, ci sono anche Luca, apprendista angelo custode, e il suo insegnante di Beatitudini. Chi avrà la meglio?

Un libro adatto ad un pubblico giovanile, nato dall’esperienza di un sacerdote in costante dialogo con i giovani. Ragazzi “desiderosi di vivere una vita autentica, alle prese con la fatica di incarnare i loro ideali nelle situazioni concrete di ogni giorno”.

Massimo Beccarelli, insegnante – Codamozza e il professore, Tommaso Danovaro, Effatà 2015, 7.50 €, pp. 80, ill.

 

Maria Tatsos, giornalista italiana di origini greche, racconta lo sterminio dei cristiani greci del Ponto, vittime della violenza e del silenzio. Tatsos scopre di discendere da un ceppo di greci di religione ortodossa del Ponto, scacciati dal paese natale e giunti nel 1923 come profughi in Macedonia. “La storia di mia nonna Eratò è una goccia nel mare di un’immane tragedia. Questo libro vuole essere un tributo alla memoria, per non dimenticare e per capire quanto siano simili le stragi di ieri e quelle di oggi. Ma è anche un inno alla speranza, perché una società che sa essere accogliente può diventare più ricca. Perché anche i nostri nonni o bisnonni sono stati profughi, immigrati, stranieri e, se hanno fatto fortuna in terre lontane, è perché qualcuno ha offerto loro un’opportunità. E perché l’ospitalità, praticata come facevano i miei antenati, è un dovere sacro, come esseri umani e come cristiani, per non lasciare vincere l’odio, mai.”

Ciro Nastro, vice direttore commerciale – La ragazza del Mar Nero. La tragedia dei greci del Ponto, Maria Tatsos, Paoline 2016, 15.00 €, pp. 220

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