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Scoperti alcuni inediti di Neruda e un manoscritto (autentico?) dell’Infinito di Leopardi

A Santiago come in provincia di Macerata fra le carte degli archivi si nascondo tesori letterari

Una ventina di poesie inedite di Pablo Neruda sono state ritrovate, insieme ad altri manoscritti finora sconosciuti, negli archivi della fondazione cilena che porta il nome dell’autore. Oltre a un migliaio di versi a tema amoroso, composti fra il 1956 e la fine degli anni ’60, sono stati scoperti anche frammenti di prosa, discorsi e conferenze letterarie. La casa editrice Seix Barral pubblicherà le poesie entro la fine dell’anno.
Analoga situazione si è verificata in Italia. Luca Pernici, direttore degli Istituti culturali del Comune di Cingoli (Macerata), mentre faceva ricerche su altri documenti storici, ha scoperto fra le carte provenienti dall’archivio dei conti Servanzi Collio di San Severino Marche un manoscritto con la lirica L’infinito. Il manoscritto rappresenterebbe il terzo testimone, del tutto sconosciuto sino al momento della scoperta e di cui va ancora vagliata l’autenticità, dell’Infinito, di cui esistono finora due autografi, uno a Napoli e uno a Visso.

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