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Si è spento Cesare Cavalleri, una vita nel segno della fedeltà

Storico direttore di “Studi cattolici” e delle Edizioni Ares e personalità di spicco nel panorama culturale italiano.

Mercoledì 28 dicembre, si è spento a Milano, dopo lunga malattia accolta con grande spirito cristiano, Cesare Cavalleri (Treviglio, 13 novembre 1936) storico direttore di “Studi cattolici” e delle Edizioni Ares e personalità di spicco nel panorama culturale italiano.

Dopo aver frequentato i Salesiani e l’Istituto tecnico commerciale di Treviglio, Cavalleri iniziò a lavorare presso la Banca Nazionale del Lavoro di Milano (1955-1959). Si iscrisse ai corsi serali di Economia e si laureò in Cattolica con una tesi sui “Processi stocastici e le loro applicazioni”, in cui studiò, come spesso ricordava, la frequenza del fonema zeta (zz) nei Pensieri di Leopardi.

Negli anni universitari conobbe l’Opus Dei ed entrò a farvi parte il 23 giugno 1959 scegliendo la via del celibato apostolico come numerario. Conobbe di persona san Josemaría Escrivà, il fondatore dell’Opus Dei, di cui serbò un ricordo indelebile.

Nel 1966 prese il timone di Studi cattolici, mensile di “studi e di attualità”: è stata una direzione record durata ininterrottamente sino a oggi, così come la collaborazione al quotidiano Avvenire, su cui scrisse sin dal primo numero (4 dicembre 1968), prima come critico televisivo e poi come osservatore culturale. Nei decenni chiamò alla collaborazione con Studi cattolici personaggi come Joseph Ratzinger, Vittorio Messori, Maria Adelaide Raschini, Vittorio Pomilio, Gianfranco Morra e Eugenio Corti, il cui romanzo Il cavallo rosso (1983) divenne un long seller delle Edizioni Ares, tradotto in diverse lingue e amato dalle generazioni più giovani.

Nei suoi lunghi anni di direzione Cavalleri ha voluto che le Edizioni Ares si distinguessero per la promozione di un’autentica cultura cattolica, che ponesse la sua attività al di sopra delle contrapposizioni tra modernisti e tradizionalisti, tra conciliari e anticonciliari. Nel 2004 fu insignito del Premio Internazionale al merito della Cultura Cattolica .

Con l’avanzare della malattia avviò una ristrutturazione organizzativa e gestionale della Casa editrice, con l’inserimento di nuove figure manageriali e di diversi giovani, uno sviluppo iniziato dal passaggio dalla sede storica di via Stradivari alla nuova di via Santa Croce, nel cuore di Milano, (significativamente affacciata sul parco “Giovanni Paolo II”) e con l’apertura di nuove collane editoriali, dalla narrativa alle vite dei santi, dai Classici di spiritualità al teatro.

Tra i suoi lavori più recenti, la curatela della nuova edizione del Fumo del tempio di Eugenio Corti (Ares 2022) e l’Invito alla lettura del volume Per Salvatore Quasimodo (Ares 2022).

 

 

 

 

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