Segugio delle parole Cesare Garboli era un saggista-narratore-affabulatore di suprema eleganza, capace di trasformare il suo sapere in una fascinazione incantatoria
Gli scritti italiani di Ernest Renan “Le Madonne mi hanno conquistato” di Ernest Renan (Castelvecchi 2018)
Bugiardo come un libro online Fake e letteratura italiana: le moderne edizioni elettroniche celano testi molto diversi, in forma e sostanza, da quelli accreditati nelle edizioni cartacee
La ragione conoscitiva di Vittorini Un ricordo di Vittorini, a cinquant’anni dall’ultimo numero de «Il Menabò»
A San Pietro a spasso con Stendhal Le “Promenades dans Rome” di Stendhal, «una guida per viaggiatori, redatta con notevole cura archeologica e scritta da un genio»
Universi e fantasmi Ungaretti ha un “senso radicale” della parola che lo pone entro una storia della «coscienza dei classici»
Gozzano e il segreto di una poetica degli oggetti Nel centenario della morte di Gozzano Einaudi ha riproposto nella collana “bianca” Le poesie nella storica curatela di Edoardo Sanguineti (1973)
Charlotte Brontë, una donna che non immaginate Quando Charlotte Brontë scrisse “Jane Eyre”, nel 1846, aveva trent’anni ed era convinta di scrivere un’opera rivoluzionaria e di aver inventato un’eroina di un tipo nuovo affidata al futuro, molto diversa dalle protagoniste dei romanzi scritti dagli uomini, create «dalla loro stessa fantasia», artificiali «come la rosa del mio cappello».