Rebecca libri

Le affinità elettive: consigli per lettori curiosi

Transiberiana, Vittorio Russo, Sandro Teti 2017, euro 15,00 €, pp. 208

http://www.sandrotetieditore.it/project/vittorio-russo-transiberiana-novita-2017/

«Si dice che fare un viaggio con gli occhi aperti a ogni curiosità è come leggere cento libri in una volta sola. Bene, questo viaggio asiatico è stata un’esperienza inimmaginabile. Se è vero il detto di cui sopra, parafrasandolo, potrei dire di aver letto una intera biblioteca in una volta sola. E in questa biblioteca si inseriscono queste note di viaggio, messe insieme sulla scorta di ricordi, di foto, di conversazioni e di immagini.»

Da Roma a Mosca, per poi salire a bordo dello «smisurato serpente» della Transiberiana e infine approdare in Mongolia. Transiberiana è il reportage ricco di foto e illustrazioni di un viaggio lungo 13 mila chilometri che valica i confini geografici e culturali che separano Occidente e Oriente. Lo scrittore ci conduce tra le sconfinate terre russe e la civiltà mongolica e ci porta con lui nei vagoni della ferrovia più lunga del mondo, l’infrastruttura faraonica che fu costruita anche grazie al contributo delle maestranze friulane, fatto noto più in Russia che in Italia e rievocato in queste pagine. Luoghi e popoli così distanti non sono mai stati tanto vicini. Un libro dal linguaggio evocativo. Un libro carico di immagini poetiche. Un libro alla scoperta dell’esotico, “selvaggio” e più autentico Oriente.

 

Lo specchio vuoto, Samir Toumi, Mesogea 2018, euro 16,00 €, pp. 176, trad. Daniela Di Lorenzo

Algeri. La mattina del suo quarantaquattresimo compleanno, un anonimo impiegato della Società nazionale gas e petroli algerini si sveglia, si guarda allo specchio e non vede la propria immagine. È la prima delle cancellazioni che da quel giorno scandiranno la sua vita determinandone il destino.

In preda al terrore che gli procura lo specchio vuoto, l’uomo ricorre alle cure di uno psichiatra, il Dottor B., il quale lo dichiara affetto dalla «sindrome da cancellazione», disturbo molto raro, poco studiato ma di grande suggestione simbolica e politica. Infatti, sembra colpire «per lo più individui algerini di sesso maschile nati dopo l’Indipendenza», proprio come il protagonista, figlio di un valoroso e rispettato ex combattente del fln, la cui figura continua a pesare come un macigno sulla sua vita.

Samir Toumi, qui tradotto per la prima volta in italiano, in una scrittura asciutta ma intensa, venata di amara ironia e sostenuta da un ritmo serrato, con Lo specchio vuoto consegna al lettore una storia di ordinaria follia e la metafora di un paese, l’Algeria contemporanea. Il travaglio di generazioni strette tra indipendenza ereditata e coscienza colonizzata.

 

Verso Sant’Elena, Roberto Pazzi, Bompiani 2019, euro 15,00 €, pp. 192

https://www.bompiani.it/catalogo/verso-santelena-9788845296956

È ormai calata la sera quando Napoleone apprende che giungerà in vista di Sant’Elena all’alba. L’imperatore si ritira presto sulla Northumberland, quel sabato 14 ottobre 1815. Da più di due mesi è in navigazione sulla fregata inglese. Che cosa mediti alla fine del viaggio e forse dell’avventura della sua vita, nessuno potrebbe saperlo, mentre cigola la porta della cabina, non per un colpo di vento. Chi è mai la bella clandestina entrata? È davvero l’Eugénie, l’eroina del suo romanzo giovanile rimasto nel cassetto? Dopo la donna, nel dormiveglia compaiono la madre e alcune inquietanti presenze protagoniste degli eventi della sua vita dalla Rivoluzione alla battaglia di Waterloo. In Europa intanto si diffondono reazioni contrastanti. A San Pietroburgo lo zar Alessandro comincia a prevederne imbarazzanti rivelazioni. Pio VII accoglie a Roma i congiunti rifiutati dalle dinastie che avevano sollecitato l’onore d’imparentarsi coll’imperatore. A Vienna la moglie Maria Luisa, in procinto di recarsi a governare Parma, si concede al generale Neipperg. Il governatore designato di Sant’Elena a Londra riceve segrete istruzioni. Sulla Northumberland a poche ore dalla meta tutti dormono. La sola Eugénie veglia, custode del sonno di Napoleone: “Dormi, sogna, riposa, ma sogna con la stessa potenza con cui hai combattuto, e non arriveremo mai a Sant’Elena.” E scrive sul diario di bordo il diverso corso che Napoleone immagina ancora d’imprimere alla Storia, mentre la nave sembra sparire in un folto banco di nebbia.

Il viaggio del prigioniero, con le sue fughe in avanti e indietro, si eleva nel romanzo di Roberto Pazzi a simbolo di quella sognata reinvenzione dell’esistenza tentata di visitare altre vite possibili.