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Voci attendibili di fusione tra Messaggerie Libri e PDE

Feltrinelli si prepara a cedere Pde, acquisita nel 2008, a Messaggerie Libri e investe nell'immobiliare, sulla nuovissima Porta Volta in vista dell'Expo 2015. Cibo più libri e il legame con Eataly.

Ma come mai Feltrinelli ha deciso di cedere almeno parzialmente PDE a meno di sei anni dalla sua acquisizione? Per il momento bisogna accontentarsi di supposizioni, ma la più probabile è che il gruppo, constatate le difficoltà della sua catena di librerie, “in solidarietà” da più di un anno, voglia puntare maggiori risorse sul grande complesso di Porta Volta avviato nel 2013 a Milano e affidato al celebre studio svizzero Herzog & De Meuron.
Il complesso, che ospiterà la Fondazione Feltrinelli, prevede, oltre a un polmone verde, con viali e piste ciclabili, due edifici destinati a uffici, e ancora caffetterie, ristoranti e negozi. Un progetto ambizioso, in vista dell’Expo 2015, che si salda bene all’accordo stretto esattamente un anno fa con Eataly, entrata a far parte con una quota del 25 per cento della società Holden srl, i cui soci di maggioranza sono Alessandro Baricco (40 per cento) e appunto il Gruppo Feltrinelli (35 per cento).
La distribuzione è stato uno dei temi caldi nelle discussioni al Salone del libro di Torino. La possibile operazione di concentrazione che coinvolge due dei maggiori distributori, Messaggerie e Pde che con Mondadori e Rcs si dividono il mercato della distribuzione, è vista con preoccupazione soprattutto dai piccoli editori, preoccupati di rimanere schiacciati dai grandi gruppi che controllano tutta la filiera. Secondo le voci la fusione si farebbe entro l’anno con il 70% a Messaggerie e il 30% a Feltrinelli. Claudio Fanzini, amministratore delegato di Messaggerie, nega che ci siano accordi, ma ammette «un’ipotesi di collaborazione distributiva che in futuro potrebbe coordinare l’attività per renderla più semplice ed efficace. Ne stiamo parlando, ma al momento nulla di fatto né scadenze». Una ipotesi di fusione comporterebbe anche la valutazione dell’Antitrust, ma il mercato offre ancora possibilità di scelta, ci sono Mondadori, Rizzoli, De Agostini e Proliber.

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