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Aspettando Koinè

Termina oggi la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, che inaugurerà la 16° edizione sabato 18. Chiudiamo con un percorso di lettura sulla devozione popolare.

Termina oggi la collaborazione con Koinè, che inaugurerà la 16° edizione sabato 18: quattro giorni di incontro a livello internazionale per l’industria e la produzione artistica del settore religioso. Oltre 360 fornitori di chiese, santuari e retail presenteranno un ventaglio senza precedenti di novità, un excursus sui materiali e le tecnologie per gli edifici di culto, una panoramica sugli oggetti liturgici e devozionali.
Ed è proprio alla devozione popolare che dedichiamo il nostro ultimo percorso di lettura, ritenuta da Giovanni Paolo II un «vero tesoro del popolo di Dio» e dal magistero «una realtà viva nella Chiesa e della Chiesa» (Direttorio su pietà popolare e liturgia, n. 61). Senza dimenticare il fondamentale rapporto tra liturgia e pietà popolare, che «va guardato soprattutto alla luce delle direttive impartite dalla Costituzione Sacrosanctum Concilium, le quali sono ordinate alla ricerca di un rapporto armonico tra ambedue le espressioni di pietà» (Direttorio su pietà popolare e liturgia, n. 50).

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Prosegue la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, con un percorso di lettura sul rapporto fra santuari e pellegrinaggi.

Il Collegamento Nazionale Santuari compie 50 anni di vita e l’evento verrà ricordato nell’ambito di Koinè con un convegno. L’occasione diventa spunto per un percorso di lettura sul rapporto fra santuari e pellegrinaggi. Come scrive lo storico A. Dupront, “se il santuario è principalmente un luogo sacro, il pellegrinaggio è il cammino privilegiato per raggiungerlo in modo santo”. Entrambi dicono di una relazione fra gli uomini e Dio, “come si è stabilita in un luogo e in un tempo determinati e come può avvenire nuovamente nell’incontro tra i fedeli e quel luogo sacro”.

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Prosegue la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, con un percorso di lettura sull'arte come "lex credendi"

Giovanni Paolo II nella Lettera agli artisti del 1999 afferma con forza: «Per trasmettere il messaggio affidatole da Cristo, la Chiesa ha bisogno dell’arte. Essa deve infatti rendere percettibile e, anzi, per quanto possibile, affascinante il mondo dello spirito, dell’invisibile, di Dio» (n. 12).
Per questo è necessario pensare all’arte come a uno strumento valido e irrinunciabile per parlare all’uomo contemporaneo del messaggio evangelico. Ne segue che l’arte non ha il compito di decorare le chiese, “ma diviene essa stessa elemento strutturante delle medesime, al fine di far toccare e vedere la nostra fede, che è Cristo” (Rodolfo Papa 2004).
Da queste premesse un percorso di lettura su affreschi, pale e tavole che decorano e catechizzano (in primis) dalle pareti delle nostre chiese.

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Prosegue la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, con un percorso di lettura sulla "teologia visiva" dell'edificio-chiesa, in vista della mostra "La vetrata artistica contemporanea per le chiese"

Benedetto XVI, nella Sacramentum caritatis, scriveva che “il legame profondo tra la bellezza e la liturgia deve farci considerare con attenzione tutte le espressioni artistiche poste al servizio della celebrazione. Una componente importante dell’arte sacra è certamente l’architettura delle chiese, nelle quali deve risaltare l’unità tra gli elementi propri del presbiterio: altare, crocifisso, tabernacolo, ambone, sede” (122-123).
Questo vale non solo per le vetrate – oggetto della mostra “La vetrata artistica contemporanea per le chiese” organizzata da Koinè Ricerca – ma anche per tutti quegli altri elementi architettonici al contempo “materiali ed immateriali” (perché unione armoniosa di materia e spirito), che vanno a costituire una “teologia visiva” dell’edificio-chiesa. Esiste infatti un rapporto costitutivo tra il tipo di architettura e l’ecclesiologia che vi soggiace: l’edificio è infatti immagine e simbolo del mistero della Chiesa.

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Prosegue la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, con un percorso di lettura sulla musica sacra

La Sacrosanctum concilium, oltre ad affermare che i riti liturgici devono splendere “per nobile semplicità” (SC 34, http://localhost:10009/notizie/aspettando-koine-3058), sottolinea con insistenza “il compito ministeriale della musica sacra nel culto divino” (SC 112).
Pertanto, alla luce della riforma del Concilio Vaticano II, questo nuovo percorso di lettura targato Rebeccalibri esplora il rapporto tra canto, musica e liturgia, elementi che nella vita della Chiesa devono fondersi nella speciale esperienza della “preghiera liturgica”.

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Prosegue la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, con un percorso di lettura sui "Sacerdoti", in vista della mostra "La casula: scenario europeo della produzione"

In questa edizione di Koinè Ricerca il tema oggetto della mostra monografica è quello della casula, veste liturgica del sacerdote. Ed è proprio alla figura del sacerdote che Rebeccalibri dedica questo nuovo percorso di lettura, mettendo a fuoco lo stile presbiterale e la centralità che il ministero sacerdotale riveste nella vita della Chiesa.

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Prosegue la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, con un percorso di lettura sulla "Nobile semplicità", in vista del convegno "Nobile semplicità. Gli orientamenti conciliari sulla forma della liturgia e delle sue suppellettili"

Nel promuovere e favorire un’autentica arte sacra, architetti e designer – coadiuvati da liturgisti e presbiteri – dovrebbero improntare il proprio lavoro alla ricerca di una «nobile semplicità», così come auspicato dalla Sacrosanctum concilium.
Dimensione estetica dello spazio e della musica sono infatti “veicolo del Mistero”, che si rende nella liturgia “intelligibile, capace di narrare la perenne alleanza di Dio con gli uomini”. Ne discende che l’immensa mole di edifici e riti, nella sua incredibile varietà e ricchezza di forme, ha molto da dire a proposito della complessiva esperienza della fede.
Un percorso di lettura per chiunque abbia a cuore lo spazio per le celebrazioni liturgiche e si confronti con le esigenze che esso pone.

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Prosegue la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, con un percorso di lettura su "I santi fra religiosità popolare e iconografia", in vista della mostra "Santini d'autore. Interpretazioni contemporanee per le immagini devozionali"

Attraverso un variegato universo di tradizioni, il percorso di lettura evidenzia un aspetto delicato e intimo della devozione popolare: i “santini”.
Configurandosi come un viaggio storico/esemplificativo che spazia dalla rappresentazione popolare di san Francesco da Paola alla trasfigurazione michelangiolesca di san Francesco d’Assisi, nei volumi presi in esame emerge il culto delle immagini votive sia per ciò che esso simbolicamente rappresenta, sia come prodotto artistico che appaga l’incessante ricerca umana di spiritualità e di bellezza.

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Inauguriamo la collaborazione con Koinè, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, con un percorso di lettura sulla costituzione pastorale "Gaudium et spes"

Koinè è il primo e più prestigioso evento fieristico internazionale che si occupa di qualunque necessità legata agli spazi celebrativi: dall’amplificazione ai vasi sacri, dagli arredi liturgici ai software gestionali, dai restauri agli articoli devozionali.
È un appuntamento biennale (la prossima edizione si terrà dal 18 al 21 aprile 2015) caratterizzato da una particolare sinergia tra esposizione e spazi di riflessione, dibattito e formazione professionale. Ed in quest’ottica di “agorà di business, network e formazione” che si è instaurata la collaborazione con Rebeccalibri: un percorso di lettura ogni 3 settimane, aspettando Koinè!
Koinè detiene un patrimonio di oltre 20 anni di ricerca e dibattito sulle espressioni della Chiesa nel design delle suppellettili liturgiche e nelle evoluzioni dell’architettura degli spazi celebrativi alla luce degli orientamenti tracciati dal Concilio Vaticano II.
Poiché la prossima edizione cade a 50 anni dalla promulgazione della “Gaudium et spes” sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, documento che conclude il Vaticano II ed è alla base del progetto generale di Koinè, la redazione di Rebeccalibri ha scelto di inaugurare la rubrica con un percorso di lettura sulla ricezione e l’ermeneutica di questa costituzione pastorale.

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