Rebecca libri

La produzione di libri in Italia… nel 1887

Una "curiosità" dal Giornale della Libreria dell'epoca

Giovanni Peresson e Antonio Lolli sul Giornale della Libreria – nel raccontare attraverso curiosità, notizie, avvenimenti la storia dei primi 150 anni dell’Associazione Italiana Editori – si sono imbattuti in una delle prime statistiche sulla produzione editoriale del Regno d’Italia: anno 1887. Notizia non occasionale, perché non era difficile incontrare – già dai primi anni di pubblicazione del «Giornale della libreria», che allora si chiamava «Giornale della libreria, della tipografia e delle arti e industrie affini» (nome che terrà fino al 1921) – informazioni sulla produzione italiana di libri, ma anche di carta, macchine tipografiche o dati sulla produzione editoriale di Paesi stranieri: Germania e Francia in primo luogo.

«Diamo qui di fronte la tabella statistica, pubblicata dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze – si legge tra le pagine del quinto numero del “Giornale della libreria” (siamo nel gennaio del 1888, la rivista era all’epoca settimanale) – nella quale sono distribuite secondo le rispettive materie e ripartite nelle regioni nelle quali furono stampate, le pubblicazioni uscite nel Regno durante il 1887, ponendole a raffronto con il precedente anno 1886». E i numeri, come si vede, sono più che interessanti: nel 1887 erano stati pubblicati 11.161 libri. Un numero importante, anche considerando che la definizione di «libro» di fatto abbracciava tanto gli opuscoli di poche decine di pagine quanto gli «Statuti e bilanci»: 1.441 opere. Oppure i 704 atti del Senato e della Camera dei Deputati.

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