Vangeli sinottici. Formazione, redazione, teologia (I)

I vangeli dovrebbero apparire chiari a ogni uomo, perché parola di Colui che intende rivolgersi a tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro cultura e dai tempi in cui vivono, e anche per il loro carattere semplice e popolare. Tuttavia, approfondendone la conoscenza, ci rendiamo conto che il loro linguaggio e la mentalità che li ispira sono diversi dai nostri, e i duemila anni che ci separano da essi fanno sentire il loro peso. Inoltre si presentano come testi narrativi che, senza essere cronaca o biografia, parlano di una persona e della sua vita ciascuno con finalità proprie, ricorrendo a un genere letterario nuovo e unico che li distingue da ogni opera contemporanea. Diventa perciò fondamentale disporre di un’introduzione, di una chiave di lettura che permetta di aprire lo scrigno evangelico, svelandone gli innumerevoli tesori: è ciò che si propone l’autore, esperto della materia, con questo studio dedicato ai vangeli «sinottici», cioè ai vangeli secondo Matteo, Marco e Luca, che è possibile stampare su tre colonne e di cui è possibile, con un’occhiata (syn-hopsis), verificare concordanze e divergenze. L’approfondimento avviene seguendo tre vie complementari: affronta all’inizio la formazione dei vangeli, espone poi le osservazioni letterarie e teologiche più valide degli studiosi e quindi approfondisce alcune tematiche significative per l’uomo di oggi, quali il regno di Dio, le parabole, i miracoli, la passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Benito Marconcini, nato nel 1938, sacerdote dal 1962, dottore in teologia e in lettere classiche, licenziato in sacra Scrittura, insegna allo Studio Teologico Fiorentino, di cui è preside. Collabora con varie riviste e ha pubblicato, tra l’altro, Daniele (1982), Apocalittica (1985), Atti degli Apostoli (1994), Il Libro di Isaia (vol. I, cc. 1-39: 1993 - vol. II, cc. 40-56: 1996); in collaborazione, un saggio su Angeli e demoni (1992) e Profeti e apocalittici (1995).