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Lettere imprudenti sulla diversità. Conversazioni con i lettori del «Messaggero di sant'Antonio».

Titolo: Lettere imprudenti sulla diversità. Conversazioni con i lettori del «Messaggero di sant'Antonio».

Autore: Imprudente, Claudio; Imprudente, Claudio

Editore: Effatà

Luogo di edizione:

Data di pubblicazione: 01 / 01 / 2009

Stato editoriale: Attivo

Prezzo: € 11.00

EAN: 9788874024872

Quella della solitudine è una delle paure più sentite da ognuno di noi. Non è solo il timore di perdere chi più ci è vicino, piuttosto, in generale, il timore di essere soli al mondo rispetto al resto degli uomini. E la disabilità è un ottimo “monitor” sociale e antropologico rispetto a questa angoscia diffusa. Infatti una delle cose che impedisce un rapporto paritario tra persone disabili e normodotati è proprio l’immagine intimorita, diffidente che questi ultimi hanno della condizione di disabilità come condizione di solitudine irreversibile.
Questa immagine rispecchia perfettamente le altre circolanti sull’handicap, come quella che associa disabilità a sofferenza, o ad assistenza. È come se il rapporto tra disabilità e “normalità” riflettesse la paura diffusa della solitudine, restituendocela in maniera più nitida. Insomma, la disabilità ci spaventa anche perché pensiamo che, semmai ci trovassimo in quella situazione, saremmo “condannati” ad una vita solitaria ed isolata dalle altre persone. È come se, temendo la solitudine, avessimo paura di chi ci sembra vivere appieno quella condizione di totale distacco.
Questo libro è un viaggio nel mondo della diversità, un intenso confronto tra Claudio Imprudente e i suoi lettori, il tentativo di arrivare, attraverso questo dialogo, ad una definizione più completa e consapevole del nostro rapporto con le diverse abilità e con la realtà

Lingua: Italiano (Lingua del testo)|Italiano (Lingua del testo)

Tipo di prodotto: Libro in brossura

Collana: Res humanae

Numero edizione: 1

Pagine: 160

Altezza (mm): 205.00

Larghezza (mm): 140.00

Spessore (mm): 10.00

Prezzo: € 11,00

IVA: 4

Stato editoriale: Attivo

Stato distributore: Disponibile in stock

Destinatari: Generale/Adulti

Classificazione Dewey: ASSISTENZA E PROBLEMI DI PERSONE CON MENOMAZIONI FISICHE

Note: [Claudio Imprudente][È uno dei fondatori di Maranà-tha (www.maranacom.it), una comunità di famiglie per l’accoglienza, e presidente del Centro Documentazione Handicap di Bologna (www.accaparlante.it).Ha ideato, insieme alla sua équipe di formatori specializzati, il «Progetto Calamaio» che propone percorsi formativi sulla diversità e sulla nuova cultura dell’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Attraverso di esso ha realizzato, dal 1986 ad oggi, più di cinquemila incontri con i ragazzi delle scuole italiane. In qualità di formatore, è stato invitato a numerosi convegni. Ultimamente, in qualità di relatore italiano, ha partecipato al convegno internazionale «Social Justice in the 21st Century», svoltosi a Nashville, negli Stati Uniti.È inoltre scrittore, giornalista, direttore della rivista «Hp-Accaparlante» e autore di libri; tra gli ultimi, Omino Macchino e la sfida della tavoletta. La scuola, la comunicazione e la logica della lentezza, Storie di Calamai e Creature Straordinarie, C’è ancora inchiostro nel Calamaio!, Una vita imprudente e Il principe del lago, tutti editi dalla Casa Editrice Erickson; Re 33 e i suoi 33 bottoni d’oro è stato invece pubblicato dalle edizioni La Meridiana, Lettere imprudenti sulla diversità. Conversazioni con i lettori del «Messaggero di sant'Antonio» da Effatà (2009).Ha partecipato ad alcune trasmissioni televisive e radiofoniche tra cui recentemente, Schiamazzi (OdeonTV), Screensaver (Rai 3) e Sportabilia (Rai 2), Pappappero (Radio 24, Il Sole 24ore).Intervistato da Candido Cannavò nel 2004, compare nel suo ultimo libro (E li chiamano disabili, Rizzoli Editore, 2005).Collabora al portale di informazione sociale dell’Inail, www.superabile.it e cura la rubrica «DiversaMente» sul «Messaggero di Sant’Antonio» di Padova.Ama definirsi non “disabile” ma “diversabile”.Il 18 maggio 2011 ha ricevuto la laurea ad honorem in Formazione Cooperazione presso l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Il 5 ottobre 2011 ha ricevuto il premio Provincia di Bologna 2011.]

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