Agiografie domenicane.

L’agiografia fu un tipo di scrittura sacra praticata dai Domenicani con particolare assiduità
e impegno, anche allo scopo di trasmettere ai fedeli contenuti dottrinali e morali altrimenti
incomprensibili nei termini dell’alta teologia dei maestri.
Duplice è il percorso tracciato dai dodici saggi pubblicati in questo volume. In primo luogo
esso delinea una nuova proposta interpretativa del corpus delle fonti di Domenico di Caleruega,
per poi mostrare come, l’immagine del Padre diventasse norma di vita, esempio di
santità molto presente nella memoria e nella devozione dei suoi frati.
Caratteri profondamente diversi aveva l’invito alla santità rivolto ai laici (ma la predominanza
femminile era schiacciante) tramite il moderno genere letterario delle agiografie mistiche,
che configurava un modello di perfezione cristiana sostanzialmente inedito rispetto
alle epoche precedenti. Al centro della narrazione non erano tanto i fatti della vita, quanto
i segni di una ricercata unione con Dio: estasi, visioni, rivelazioni. A contare, ancor più dei
miracoli, erano le conoscenze e le celesti illuminazioni delle magistrae practicae. Un linguaggio
spirituale, quello della nouvelle hagiographie domenicana, ricco anche di connotazioni
profetiche e politiche, nello stile di un Ordine che sin dagli esordi fu molto impegnato a
tradurre l’esperienza di fede in forza storica di cambiamento della Chiesa e della società.