Rebecca libri

È morto il cardinale Carlo Maria Martini

Uomo della Parola, spirito profetico, artefice del dialogo ecumenico e interreligioso

Ci piace ricordarlo con le parole di una vecchia intervista rilasciata ad “Avvenire” (6 febbraio 2000) in cui l’allora arcivescovo di Milano ripercorre le tappe del suo rapporto con la diocesi e con la città, spiega i motivi del suo attaccamento a Gerusalemme e ricorda quando, da ragazzo, aveva finalmente trovato una versione italiana del Nuovo Testamento.
A sorpresa rivela come lo scrivere sia fatica: «Io scrivo molto poco. Lo scrivere mi affatica, perché sono un po’ perfezionista. Molti dei libri che sono stati pubblicati col mio nome sono stati semplicemente “detti” da me nel corso di esercizi spirituali, di prediche eccetera. Personalmente non rivedo quasi mai questi testi. Se li rivedessi, dovrei continuamente correggerli, riscriverli, e non ne sarei mai contento. Per questo, a partire ormai da molti anni fa, ho dovuto accettare che qualche editore li pubblicasse a suo rischio e pericolo. Mi stupisce il fatto che alcuni di essi siano molto letti e tradotti in tante lingue. Infatti, trattandosi di testi orali, sono pensati e detti per un pubblico molto determinato, quello che ho davanti in quel momento, magari predicando in qualche paese dell’Africa o dell’America Latina ».

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