Ousmane Sembène, cineasta senegalese considerato un pioniere del cinema africano, è morto sabato scorso a Dakar, all’età di 84 anni. Autodidatta, comincia come scrittore per dedicarsi al cinema a partire dagli anni Sessanta, spinto dalla necessità di rapportarsi a un pubblico che non sa leggere o ha difficoltà a leggere la lingua francese. Dopo essersi impiegato in vari mestieri, Sembène riuscì ad entrare ad un corso di cinematografia al VGIK di Mosca. Di ampi orizzonti, fu tra i primi intellettuali africani a riflettere sulle difficoltà che sarebbe sorte nel periodo post-coloniale. Ousmane Sembène è stato premiato a Venezia due volte (“Premio della Critica Internazionale” per “Le mandat”, 1968 e “Premio Speciale della Giuria” per “Le camp de Thiaroye”, 1988) e, di recente (2004) a Cannes, nella sezione “Un certain regard” (per “Moolaadé”).

• La scheda di “Moolaadé” (Feltrinelli)