Rebecca libri

Editori sempre più social

Gli editori scelgono programmi tv come Che tempo che fa per un “effetto lancio” più intenso per le novità, ma cominciano a “usare” i blog per garantirsi la cosiddetta “coda lunga”

È la fotografia di come cambia la comunicazione per le case editrici librarie emersa dall’indagine, realizzata dall’AIE in collaborazione con Informazioni Editoriali “Nuove evidenze: libri & editori nei blog e in tv. Gli effetti sulle vendite”.
Dall’indagine, che ha analizzato i post dei 13 più noti blog letterari in Italia in cui si parla in maniera estensiva di un singolo libro, emerge che i blog sono una “nuova piazza” che comincia ad avere però rilevanza per gli editori. Infatti, quasi il 3% dei titoli pubblicati ha una comunicazione sui blog, e non è poco: ancor più significativo se si considera che il 39,1% sono opere di piccoli editori. Anche se, a onor di cronaca, va detto che i blog spostano le vendite di poco (nell’ordine delle decine/centinaia di copie), garantendo però un effetto “coda lunga”.
Il report evidenzia poi come esista un “effetto Fazio”: intenso, praticamente immediato e praticamente sempre. Ma con la stessa forza con cui si impone, si indebolisce in circa una settimana. Interessa lo 0,1% dei libri, per l’88% di grandi editori.
“Le due indagini su blog e tv, pur nelle differenze dei valori che esprimono, mostrano alcune tendenze particolarmente importanti” sottolinea Giovanni Peresson, responsabile Ufficio studi AIE. “Innanzitutto la consapevolezza diffusa da parte delle case editrici del ruolo che iniziano ad avere forme di comunicazione legate al web e quindi la creazione di competenze necessarie a gestire questo processo dal punto di vista dei linguaggi, dei tempi, della community ecc. Poi, l’uso di una trasmissione di successo come ‘Che tempo che fa’ in fase di lancio, con risultati importanti, e dei blog – invece – come modo per gestire le altre parti del ciclo di vita del titolo con effetti minori ma di tutto interesse. In sostanza altri tasti di un pianoforte comunicativo a disposizione dell’editore che li può suonare a seconda dei titoli o generi, o in relazione alla vita del libro.”

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