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Elementi di interpretazione della crisi

L’economista Stefano Zamagni su “Rivista di teologia morale”

Nel numero 162 (luglio-settembre) di “rtm-rivista di teologia morale”, è interessante il forum sulla crisi economica e in particolare l’intervento dell’economista Stefano Zamagni, così presentato: “La crisi finanziaria, iniziata nell’estate 2007 negli Usa e diffusa per contagio nel resto del mondo, è il punto di arrivo, inevitabile, di un processo che da oltre trent’anni ha modificato alla radice il modo di essere e di funzionare della finanza, minando così le basi stesse di quell’ordine sociale liberale che è cifra inequivocabile del modello di civiltà occidentale. La riflessione si sofferma sulle cause remote della crisi con l’intento di fare emergere dai fatti che narrano del disastro finanziario quell’ideologia fallace – travestita da presunta scientificità – che, a partire dall’assunto antropologico dell’«homo oeconomicus» ovvero dell’egoismo razionale, giunge, dopo un lungo itinerario, alla conclusione che i mercati, anche quelli finanziari, sono assetti istituzionali in grado di autoregolarsi nel duplice senso di assetti capaci di darsi da sé le regole per il proprio funzionamento e, inoltre, di farle rispettare”.

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