Il numero in corso di “via verità vita” (Paoline) ospita un interessante contributo (che si può leggere integralmente nel link) sul trovarsi a contatto con i malati: “Sperimentiamo l’impotenza davanti alla malattia e alla morte. Molti pazienti non hanno alle spalle un nucleo familiare in grado di essere presenza fattiva e costruttiva, soprattutto nella prima fase dell’infezione, quando il mondo crolla, il futuro è segnato e il giudizio sociale pesa come un macigno”.

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