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In Italia ci sono 3.564 librerie con circa 11.000 dipendenti

Paolo Ambrosini, presidente di ALI, fa il punto sulla situazione

Paolo Ambrosini, presidente di ALI, ha fatto il punto sulla situazione delle librerie in Italia in occasione del suo intervento su invito delle Agorà democratiche della cultura per discutere di cultura e del mondo del libro.

Secondo l’Osservatorio di ALI in Italia ci sono 3.564 librerie, per circa 4.200 unità locali. Il problema è che purtroppo le librerie non sono presenti in tutti i territori, quindi lo sforzo è di coprire quelle aree del Paese che in questi anni di crisi sociale ed economica ne sono state deprivate. L’occupazione  è di circa 11.000 dipendenti, ma circa la metà delle imprese occupa un solo addetto e il 43% ne occupa da due a cinque; la soglia  dimensionale non è molto alta e si tratta prevalentemente di ditte individuali.

Per reggere nel mercato della concorrenza serve un mix di offerta merceologica: non c’è solo il libro di lettura, ma diventa importante anche l’attività del libro scolastico; infatti circa il 52% delle librerie tratta il libro scolastico e tra queste il 17,4% ha dichiarato che se dovesse interrompere l’attività del libro scolastico sarebbe costretto a chiudere.

Tre interventi sono prioritari: l’intervento sulla scolastica, lo stimolo alla domanda anche con la detrazione fiscale e il riequilibrio territoriale. Il tutto, però, va accompagnato da una visione: l’intervento pubblico a sostegno dell’impresa deve essere rivolto a chi oggi garantisce l’approccio alla cultura come partecipazione e non solo come consumo.

Leggi qui l’intervento integrale di Paolo Ambrosini

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