La vicenda si trascina dal 2007 e riguarda l’albo delle avventure di Tintin intitolato Tintin au Congo, edito nel 1929. Accusato di essere veicolo di idee razziste, alcune associazioni avevano fatto richiesta di corredare l’albo di una prefazione che ne chiarisse perlomeno il contesto. In alternativa si auspicava almeno la presenza di una fascetta sulla copertina. Ad ognuna di queste richieste la giustizia belga ha opposto rifiuto, secondo la motivazione che non era nell’intento di Hergé quello di fare una apologia della colonizzazione. Si attende il ricorso in appello da parte dei denuncianti.

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