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La scomparsa di Antonio Santangelo

A lungo direttore della casa editrice AVE e Tesoriere di UELCI

Il 9 gennaio è venuto a mancare a Roma Antonio Santangelo. Nato a Varsi (PR) il 22 marzo 1929, dopo aver frequentato a Bologna la facoltà di Veterinaria, si impegnò nelle attività caritative della Società San Vincenzo de Paoli e in quelle formative dell’Azione Cattolica, in cui assunse ruoli dirigenziali.

Dopo aver praticato come tirocinante veterinario a Bologna, nel 1959 fu chiamato a Roma come direttore della casa editrice AVE (Anonima Veritas Editrice); fondata nel 1928, proprio in quell’anno, sotto la presidenza di Armando Oberti, divenne l’editrice unica dell’Azione cattolica, dovendo affrontare un periodo non agevole sul piano economico, che Santangelo intraprese con la probità e le capacità che lo contraddistinguevano. Partecipò attivamente e a lungo alla vita di UELCI, prima come rappresentante della casa editrice AVE e poi come Tesoriere; un impegno che svolse sempre in maniera intelligente ed equilibrata, discreta e gratuita.
Il suo operato è stato legato, fin dagli anni 1980, anche all’attività dell’Arciconfraternita dei Bolognesi, di cui fu priore.

 

 

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