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La scomparsa di Giuseppe Bonura

Scrittore e critico letterario, era una delle firme storiche di "Avvenire"

Giuseppe Bonura non c’è più da lunedì scorso. Ci rimangono i tanti libri e i tantissimi articoli, e l’intelligenza con la quale ha saputo mostrarci, nella lunga collaborazione con il quotidiano “Avvenire”, le tante sfumature della letteratura, soprattutto quella appena pubblicata, la più difficile da giudicare. Occorrono ottimo palato e udito fine per essere un bravo critico, e Bonura lo era. Nato a Fano nel 1933, abitava a Milano da molti anni dove era arrivato nel 1961 con un romanzo, qualche racconto e molti sogni. Vinse un premio Buzzati con il volume di racconti “La castità dell’ospite” (Rizzoli) e fu finalista al premio Strega 1978 con il romanzo politico “Per partito preso” (Rusconi)

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