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Opinioni contrapposte sulla Legge per il Libro e la Lettura approvata definitivamente al Senato

Per librai ed editori indipendenti: “una giornata storica per il nostro Paese”. Per AIE "Preoccupati per impatto su famiglie e lettori"

Il nuovo testo prevede un piano nazionale per la lettura, i patti locali tra pubblico e privati, nuove politiche sugli sconti, aumento del tax credit per le librerie, una card contro la povertà educativa. Tuttavia, tra gli operatori del mercato del libro le opinioni sulla Legge per il Libro e la Lettura, approvata definitivamente al Senato, sono contrapposte.

Per AIE, il presidente Ricardo Franco Levi esprime “preoccupazione per il grave impatto che questa avrà sul mercato e su tutti gli operatori. Drasticamente riducendo lo spazio di manovra sul prezzo dei libri a disposizione dei punti vendita, a pagare saranno principalmente i lettori e le famiglie”.

All’opposto, per ADEI (l’Associazione degli editori indipendenti che raggruppa tre soggetti come Fidare, Odei, Amici del Salone del Libro di Torino) la legge in questione è “equa, perché per la prima volta regolamenta gli sconti che a tutt’oggi possono permettersi di applicare solo le catene e i rivenditori online. Sconti che vengono ovviamente praticati rivalendosi sugli editori. Incentivante, perché per la prima volta i Patti locali per la lettura e le biblioteche scolastiche vengono sostenuti attivamente. Rispettosa, perché evitando continue chiusure di librerie – e presto anche di case editrici –permette di lavorare un pochino meglio”.

Altra posizione è quella di Associazione Forum del Libro per la quale si tratta di un primo risultato, utile ma insufficiente, sulla strada di una politica della lettura in Italia.

Per approfondire la questione leggi qui un sintesi del provvedimento e, nel dettaglio, l’opinione di ADEI e di AIE

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