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Volgeranno lo sguardo (Roberto Luciani, Stefano Segreto, LUP, 2018)

Prefazione

Nel costante studio dell’“Uomo della Sindone”, ringrazio gli autori Stefano Segreto e Roberto Luciani dell’ottimo lavoro realizzato nel volume “Volgeranno lo sguardo”.

Uno studio completo e articolato: dalle profezie dell’Antico Testamento alla testimonianza dell’evangelista Giovanni, alle ricerche moderne dei nostri giorni. Valido sia per studiosi competenti in materia, ma soprattutto per il suo carattere divulgativo nella semplicità espositiva di argomenti anche complessi.

Come ebbe a dire davanti ad essa Benedetto XVI in visita a Torino: «La Sindone è un’icona scritta con il sangue, e si comporta come un documento fotografico dotato di un positivo e di un negativo; il mistero più oscuro della fede è il segno più luminoso di una speranza che non ha confini. Icona straordinaria del Sabato Santo “terra di nessuno” tra la crocifissione del venerdì e la resurrezione della domenica».

L’opera è una guida a leggere questa icona: una lettura approfondita del telo e dell’immagine su di essa riportata.

A tutto campo prende in considerazione, partendo dalle fonti storiche soprattutto non cristiane, la figura di Gesù di Nazareth per farlo conoscere, da rabbì di Palestina a Figlio di Dio. Un itinerario che ne attraversa la vita e culmina negli eventi della Pasqua da Lui annunciata e vissuta; il tutto con una metodologia di analisi critica e scientifica.

Unisce a questa un’attenta indagine dei comportamenti dei personaggi come Simon Pietro, Giuda Iscariota, Caifa, Ponzio Pilato, per continuare l’esame, attraverso il telo, della flagellazione, coronazione di spine, la complessità delle lesioni, i fatti che le hanno provocate, evidenziandone le cause e valutandone i significati. Fino alla condanna a morte, alla Via Crucis, alla crocifissione, descrivendo la realtà ed il mistero di un uomo che ha sofferto un enorme supplizio e che nello stesso tempo diffonde una grande serenità, pace ed attrazione.

Per questo davanti a Lui cade qualsiasi indifferenza. C’è un incontro o uno scontro, che dura da duemila anni per chiunque è alla ricerca della verità.

Il vangelo di Gesù di Nazareth annunciato con le parole e con le azioni, è qui scritto con il sangue, nella realtà dell’umana sofferenza, dello scontro tra il bene e il male, nell’amore più totale descritto da Giovanni nel momento della morte: “donò il suo Spirito”!

Ma l’evento non finisce lì! Dalla “tomba vuota” e dalla sindone lì giacente afflosciata, nasce nelle pie donne e negli apostoli uno stupore che diventa fede, consolidata dalle apparizioni del Risorto. La testimonianza poi di tanti uomini e donne fino al martirio, dagli apostoli ai giorni nostri, rivela al credente il Risorto ancora operante nella storia.

Una peculiarità del nuovo testo è poi nell’unire allo studio storico-scientifico-teologico l’aspetto artistico-culturale seguendo l’antico detto medioevale: “per crucem ad lucem”: la croce strumento di morte è la via della luce.

Una teologia della bellezza fatta per immagini attraverso un itinerario iconografico corredato da una raccolta di importanti capolavori di pittura e di scultura, analizzati e commentati dal punto di vista iconografico, religioso e devozionale, ma soprattutto con riferimenti alle Sacre Scritture.

Un’opera questa, dei nostri autori, che si inserisce negli studi sindonologici e che, avvalendosi di nuove scoperte scientifiche ed archeologiche, contribuisce alla rinnovata necessità di un dialogo sempre più armonico e serio tra fede e ragione.

Guerino Di Tora
Vescovo Ausiliare di Roma
per il Settore Nord