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Fra Arlecchino e Pulcinella. La cultura politica degli italiani nell’Età di Berlusconi (Mario Caciagli, Di Girolamo 2010)

Mario Caciagli nell’ormai lontano 2010 analizza l’impronta profonda che Silvio Berlusconi, figura amata e detestata, ha impresso sulle culture politiche degli italiani. Queste possono mutare in seguito a fratture storico-sociali, come possono riprendere sembianze della loro tradizione. È quanto è avvenuto nell’Età di Berlusconi, cioè nella Lunga Transizione italiana fra la Prima e la Seconda Repubblica. La frammentazione territoriale della cultura politica degli italiani, che l’ha sempre fatta somigliare al vestito di Arlecchino, assunse nuovi colori: il rosso e il bianco delle due grandi subculture comunista e democristiana ormai scomparsi, mentre si impose il verde della Lega Nord; ravvivati i colori dei regionalismi della periferia e s’è mantenuto il diverso colore del Mezzogiorno. La cultura politica degli italiani ha assunto di nuovo, come spesso in passato, il sembiante di Pulcinella: la maschera che, disattendendo le regole e cercando soltanto il proprio tornaconto, crede di essere “furba”, mentre finisce con il buscarne da chi ha trovato nuovi modi per asservirla.