Rebecca libri

Le affinità elettive: consigli per lettori curiosi

Questo mese affidiamo ai nostri lettori libri raffinati e attuali. Abbiamo due finestre spalancate sulla paternità, e tre sguardi sul mondo: quello ironico di Petronio, quello dei cristiani di fronte alla guerra e dei musulmani sull’arte della miniatura.

 

Molte e sofferte le vie seguite nei secoli dai cristiani che hanno cercato la pace per restare fedeli alle parole e all’esempio di Gesù. Dai primi martiri ai testimoni dei nostri giorni, le parole e i gesti profetici di tanti uomini e donne ci ricordano che il sistema della violenza fa parte della “scena” del mondo che passa e per questo bisogna uscirne con risolutezza e mitezza. Amare i nemici, perdonare i persecutori, cercare la pace ed edificare la giustizia sono doni di Dio ma, al contempo, vocazione e impegno profetico dei cristiani.

Guido Dotti, direttore editoriale, Qiqajon – I cristiani di fronte alla guerra. Pace e nonviolenza nella tradizione cristiana dalle origini a oggi, Lisa Cremaschi (a cura di), Qiqajon 2015, 25,00 €

 

Non voglio parlarvi solo di un libro.

P di papà è molto di più. È un racconto fatto di piccoli gesti, di coccole, di segreti, di giochi. Le parole sono poche, ma sono quelle essenziali. E insieme alle illustrazioni il testo riesce a creare incredibili istantanee che ritraggono i tanti papà che possono abitare in un uomo. Perché un papà è tante cose: è la sveglia che ci faceva alzare sbuffanti al mattino; è il bagnetto che ci faceva divertire da piccoli; è il cerotto che ci metteva sulle ferite dopo una caduta; è il salvagente a cui aggrapparci, ancora e per sempre…

P di papà è un racconto meraviglioso, perché tutti i papà sono meravigliosi. E in ogni pagina il lettore riuscirà a ritrovare il suo papà e le mille P che si nascondono dentro di lui.

Luana Lupo, consulente editoriale – P di papà, Isabel Minhós Martins, Bernardo Carvalho, Topipittori 2011, 14.00 €

 

Best è in cerca del padre, lo cerca nei racconti degli altri, lo cerca nei pochi ricordi che ha di lui, lo cerca nella lama di luce che ogni notte, a ritmo regolare, taglia in due i vetri della sua finestra.

La storia è scandita in tre tempi: il primo è dedicato a Best e al paesaggio che lo circonda, il secondo all’uomo del faro, suo padre lontano e il terzo al viaggio.

Il viaggio è come un tragitto verso un obiettivo finale, da leggere come percorso di crescita personale. Il nostro protagonista diventa grande e finalmente può sedersi a fianco del padre per guardare con lui nella stessa direzione, il mare.

Stefania Cardinale, resp. Settore Ragazzi, Libreria San Paolo, Piazza s. Giovanni, Roma – Se tu fossi qui, Davide Rondoni, San Paolo 2015, 14.00 €

 

“Solo un poeta può tradurre un poeta”, Ricoeur

E il latinista poeta Luca Canali traduce, eleganter, il Petronio poeta dei versi che intarsiano la prosa del Satiricon. Nel mondo dell’arbiter elegantiae, cortigiano che coinvolto nella congiura dei Pisoni contro l’imperatore Tigellino, si lasciò morire tagliandosi le vene conversando frivolamente con amici fino all’ultimo, vengon fuori sorprese come queste: Quid faciant leges, ubi sola pecunia regnat,/ aut ubi paupertas vincere nulla potest? (Che possono le leggi ove regna soltanto il danaro/e dove un povero non riesce mai a vincere?). Un distico che da tanto lontano (I secolo d.C.) viene a scandire dubbi e timori proprio del nostro tempo. Che forse il ricco vince anche sulle leggi?

Antono Donadio, poeta, critico – I Versi del Satiricon, Petronio, a cura di Luca Canali e Silvia Stucchi, Biblioteca dei Leoni 2014, 19,00 €

 

“Il mondo è a partire dal mio color sangue. Chi non vede lo nega, ma io sono ovunque.”

Il mio nome è rosso è una “miniatura”narrativa dedicata all’arte della miniatura, un romanzo polifonico e complesso: allo stesso tempo storia d’amore, d’intrighi e misteri, ma anche riflessione meta-letteraria sull’arte.

Sullo sfondo di una Istanbul innevata e brulicante di personaggi, si staglia il contrasto tra due vecchi miniaturisti, Zio Effendi e Maestro Osman, nel quale Pamuk riassume due modi diversi di porsi davanti alla realtà, due concezioni del mondo. Da un lato, l’insegnamento di Maestro Osman per il quale lo stile personale, in un artista, è un difetto, una stupida e insolente vanità. Dall’altro, chi come Zio Effendi pensa che «ad Allah appartengono l’Oriente e l’Occidente. Allah ci protegga dai desideri di colui che è puro e non si è mescolato».

Maria Elena Namia, redattrice freelance – Il mio nome è rosso, Orhan Pamuk, Einaudi 2001, 13,50 €