Rebecca libri

Tante piccole sedie rosse (Edna O’Brien, Einaudi 2017)

Un consiglio di lettura al giorno dalla nostra rubrica "Affinità elettive"

Edna O’Brien non è più l’autrice che scandalizzava negli anni sessanta la bigotta Irlanda con la Trilogia delle ragazze di campagna con la sua denuncia degli abusi di ogni tipo, ma ha mantenuto intatto l’occhio vigile sulle violenze non solo fisiche. Oggi, in questa favola realistica, pur nell’invenzione narrativa, si radica nella realtà storica concreta e con una scrittura essenziale conduce il lettore a investigare ogni minimo dettaglio della psiche dei suoi personaggi.

Una notte d’inverno un misterioso straniero raggiunge a piedi un villaggio sulla costa irlandese. Dice di essere un poeta e un guaritore, di avere erbe e pozioni per lenire i dolori e curare i problemi sessuali. Ha una personalità magnetica, tanto che la piccola comunità di Cloonoila ne è presto conquistata e Fidelma McBride più di tutti. Lei, donna sposata a un uomo codardo, è ignara di chi sia quest’uomo misterioso e affascinante e la sua vita ne sarà ferita profondamente. Infatti il personaggio del doctor Vlad allude al criminale di guerra Radovan Karadzic, ex presidente della Repubblica serba di Bosnia e Erzegovina, che dopo anni di latitanza verrà condannato 2016 a 40 anni di reclusione in primo grado dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia

Allora rabbia, amore e odio, desiderio di maternità e di riscatto, impotenza e sudditanza si mescolano in una sorta di autopsia dell’amore, dove ogni passione porta con sé anche la tragedia.

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