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Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia (Emanuele Severino, BUR 2012)

Ogni sabato un libro da riscoprire a cura di Rebeccalibri

Ricordando Emanuele Severino, protagonista degli ultimi 50 di dibattito filosofico in Italia a cavallo tra i due secoli, nel terzo anniversario della morte, un libro da riscoprire.

Un bambino di quattro anni nascosto sotto il tavolo in cucina, nell’attesa degli eventi che diventeranno poi la sua vita. È questa la prima immagine che appare a Emanuele Severino quando, errando tra i ricordi, riavvolge i fili della propria esistenza. Errando, appunto, perché il ricordo è di per sé falso e distratto. Tra aneddoti e suggestioni, riaffiorano l’infanzia a Brescia e gli anni della guerra; la scomparsa del fratello Giuseppe, arruolatosi come “volontario” sul fronte francese, e l’incontro con Esterina, “la ragazza più bella di Brescia”, che diventerà sua moglie ed è lo sfondo di queste pagine; gli studi universitari a Pavia e l’insegnamento alla Cattolica di Milano, a seguito del “maestro” Gustavo Bontadini; la controversia con la Chiesa, che nel 1970 proclamò l’incompatibilità delle sue posizioni con quelle della dottrina cattolica; il rapporto con i figli; la stesura delle sue opere e le conversazioni filosofiche con gli amici. Emanuele Severino, con uno sguardo delicato e ironico, ripercorre la sua vita, illuminando luoghi, volti ed esperienze, perché “ciò che se ne va scompare per un poco. Ma poi, tutto ciò che è scomparso riappare”.

Il mio ricordo degli eterni | Severino, Emanuele | BUR 2012 | pagine 170 | euro 12,00

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