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C’è un’intelligenza artificiale che può aiutare il lavoro in casa editrice: si chiama Corrige.it

di redazione GdL in collaborazione con Corrige.it

Il prodigioso sviluppo della tecnologia hardware e software di questi anni ha consentito di mettere a punto sistemi di intelligenza artificiale particolarmente evoluti che hanno – e ancora più avranno in futuro – un impatto rilevante nelle nostre vite.

L’Unione europea considera prioritaria l’IA per la trasformazione digitale della società e anche l’Italia, attraverso il Programma Strategico per l’intelligenza artificiale 2022-2024, si è posta l’obiettivo di avviare programmi di ricerca e sviluppo per l’applicazione dell’IA nel tessuto economico e sociale del nostro Paese.
L’IA è destinata a entrare nel futuro di molte aziende italiane e come ogni sviluppo tecnologico porterà con sé decisivi cambiamenti strutturali. In particolare, nell’ambito dell’editoria potrà aiutare a ottimizzare il processo di lavorazione, pubblicazione e distribuzione del contenuto.
Già oggi esistono soluzioni efficaci ed economicamente competitive per velocizzare alcuni processi di lavorazione del libro. Ne parliamo con Nicola Mastidoro, linguista computazionale, direttore scientifico di Corrige.it.
 
Che cosa è Corrige.it?
Corrige.it è un servizio automatico online di intelligenza artificiale che controlla i testi con accuratezza editoriale. Segnala errori e refusi che sfuggono agli usuali strumenti di controllo ortografico e offre anche il controllo di leggibilità, segnalando le frasi da riscrivere.
A differenza di altri correttori ortografici, Corrige.it è uno strumento professionale che tiene conto del contesto delle parole.  Non è quindi un semplice controllo ortografico.
Parliamo infatti di un motore di intelligenza artificiale con una base di conoscenza linguistica aggiornata costantemente da algoritmi di apprendimento e da supervisori esperti, che ogni giorno aggiungono parole ed espressioni, contesti d’uso, annotazioni lessicografiche (fonti, oscillazioni ortografiche ecc.).
Un’altra caratteristica di Corrige.it è il modo di presentare i risultati del controllo ortografico: all’utente è offerta una vera e propria «radiografia ortografica» che in poche righe sintetizza le segnalazioni di documenti anche molto lunghi.
 
Ha detto che «tiene conto del contesto»: qualche esempio?
Se scrivo «Il Comune di Porte dei Marmi ha inviato un massaggio al Mistero delle finanze», i programmi come Word e InDesign non segnalano nulla. Per riconoscere errori di questo tipo è necessario analizzare il contesto d’uso di ogni parola o simbolo (controlliamo anche le unità di misura).
È innanzitutto in questo l’intelligenza di Corrige.it: controlla tutte le parole – anche quelle scritte bene – e segnala all’utente le cose da correggere o da verificare.
 
Il servizio, raccontava, si avvale sia di algoritmi di apprendimento automatico, sia di supervisori esperti. Perché?
L’apprendimento automatico (machine learning) di Corrige.it è sempre supervisionato perché il nostro approccio è rigorosamente linguistico e la nostra priorità è sempre l’accuratezza.
Gli stessi utenti possono creare la propria «memoria ortografica», anch’essa controllata dai supervisori.
 
Quando Corrige.it segnala un errore, l’utente può correggere direttamente nel testo?
Sì, quando si usa Corrige.it all’interno di Word (in futuro anche in InDesign): il sistema presenta le segnalazioni in un’area dedicata di Word stesso, raggruppate per rilevanza.
L’utente può controllare un documento anche indipendentemente dal programma di editing, come per esempio un documento PDF. In questi casi, Corrige.it crea documenti di analisi – i Resoconti Ortografia e Leggibilità – e l’utente effettua le correzioni utilizzando i propri strumenti di editing.
 
Corrige.it corregge testi in italiano. Ma se ci sono parole di altre lingue?
Una sezione della base di conoscenza di Corrige.it è dedicata alle lingue diverse dall’italiano: centinaia di migliaia di parole ed espressioni anch’esse aggiornate costantemente e per le quali Corrige.it segnala anche errori. Tra le lingue: inglese, tedesco, spagnolo, francese, portoghese, latino, greco antico, aramaico biblico.
E trova proprio tutti gli errori in un testo?
Nemmeno nella fantascienza sarebbe possibile avere la certezza di trovare tutti gli errori.
Per esempio, nel testo potrebbe mancare un paragrafo, potrebbero essere scambiati i nomi di personaggi…
Corrige.it trova moltissimi errori, quasi tutti. Tuttavia – da professionisti quali siamo – non possiamo affermare di aver creato il Santo Graal della qualità ortografica.
Perché dunque un editore dovrebbe usare Corrige.it?
Semplice: Corrige.it trova errori che sfuggono persino ai «giri di bozze». E lo fa rapidamente: pochi secondi per un libro di un centinaio di pagine.
Molti editori si abbonano dopo aver controllato con Corrige.it il PDF di un testo già stampato: il Resoconto Ortografia ha sciolto ogni dubbio con le sue puntigliose e impietose segnalazioni.
Con Corrige.it l’editore ottiene due vantaggi: incrementa la qualità della propria produzione e può dedicare maggiori risorse agli aspetti di editing e correzione di contenuto.
E la tutela della riservatezza? È un tema particolarmente sensibile nel mondo dell’editoria
Corrige.it è strutturato per offrire le massime garanzie in quanto alla riservatezza.
Al pari di altri servizi Cloud di grado professionale (come, per esempio, la posta elettronica), Corrige.it utilizza protocolli di comunicazione protetti allo stato dell’arte.
Inoltre, Corrige.it elabora i testi all’interno di un ben delimitato perimetro di sicurezza, gestito conformemente alle norme tecniche di riferimento, e cancella il testo non appena terminato il controllo.
Per esigenze di sicurezza particolarmente severe (Forze Armate, organi dello Stato, strutture sanitarie) Corrige.it offre installazioni personalizzate.
Qual è lo scenario tipico di uso di Corrige.it in casa editrice?
Consideriamo la catena editoriale: ricevimento del manoscritto, editing e correzione, impaginazione e stampa.
Quando l’editore riceve il manoscritto può fare un primo controllo con Corrige.it e inviare all’autore i Resoconti: sarà l’autore stesso a fare la prima correzione.
Durante il lavoro di editing e correzione, soprattutto quando il testo deve passare nuovamente tra le mani dell’autore, l’uso di Corrige.it sul fronte ortografico libera risorse preziose da spendere sul fronte dei contenuti.
Al termine della catena, dopo il «visto si stampi», un controllo finale con Corrige.it evidenzia eventuali «lapsus digiti» intervenuti in fase di impaginazione e sfuggiti all’ultima rilettura.
Veniamo ora alle cose pratiche: quanto costa? Come si paga?
Corrige.it offre abbonamenti a partire da 100 euro all’anno, pagamento con carta di credito o per bonifico. Gli abbonamenti permettono di utilizzare Corrige.it sia all’interno di Word (e in futuro InDesign), sia indipendentemente dal programma di editing, usando il servizio del sito pro.corrige.it.
Corrige.it offre convenzioni per i soci AIE?
Corrige.it opera in convenzione con AIE:  offre 1 mese di prova gratuita del servizio completo e lo sconto del 10% sull’acquisto degli abbonamenti.
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